Lazio, per il derby deserto mai visto
Solo 1.200 biglietti venduti, 5.000 per la sfida al Milan
Niente boom, niente febbre, niente file, niente corse. I numeri sono fiacchi, le prevendite non tirano, non si gonfiano, le proteste incidono e continuano. I numeri sono specchio di questa PAROLO. La sconfitta di Bergamo non ha aiutato. Pioli ha riunito la squadra ieri mattina, il vertice è stato abbastanza veloce. Il tecnico ha analizzato il match di mercoledì sera, ha parlato con toni normali. Pioli non ha rimproverato il gruppo, forse anche lui s’è reso conto che a volte ci si può accontentare di un pareggio. Ha ripetuto le parole espresse dopo il match con l’Atalanta, le partite vanno chiuse, poi ha cambiato pagina e ha aperto il capitolo Milan. Non sarà disponibile Parolo, il suo rientro è rinviato, meglio non rischiare, meglio procedere con cautela, non saranno affrettati i tempi. Mauricio è atteso in gruppo oggi, Radu s’è allenato regolarmente. Buone notizie per Keita, sarà pronto da lunedì. Pioli deciderà se utilizzarlo in Norvegia (Rosenborg-Lazio si giocherà il 5 novembre) o se tenerlo in caldo per il derby (in corsa potrebbe diventare decisivo). Il Milan di Mihajlovic sarà affrontato con il 4-2-31 di base e con Klose centravanti. Tocca a Miro dal primo minuto, ripartirà lui, è la regola del turnover adottato da Pioli. Matri e Djordjevic sono previsti in panchina, a Bergamo (dall’inizio e in corsa) in ordine di ingresso è toccato prima a loro. Miro si scalda, alle spalle avrà il terzetto Candreva-MilinkovicFelipe. Biglia è inamovibile, Cataldi dovrebbe soffiare il posto a Onazi, scalpita per tornare nell’undici titolare. In difesa sono prenotati Basta, Mauricio, Gentiletti e Radu (in pole su Lulic). Il brasiliano ha saltato Bergamo, al suo posto ha giocato Hoedt. Occhio ai diffidati, sono aumentati. Nella lista figurano Milinkovic, Lulic e proprio Mauricio, sono a rischio per il derby. E’ l’ultima settimana di impegni prima della nuova sosta: subito il Milan, poi il Rosenborg in trasferta, infine il derby. Sarà una settimana lunga, stressante, difficile, cruciale. Campionato ed Europa in ballo, Mihajlovic e Garcia all’orizzonte, s’indirizzerà il futuro. Bello, organizzato e ingenuo. I mille volti dell'Empoli si rispecchiano anche al “Ferraris” contro la Sampdoria, in una gara che i toscani avrebbero potuto vincere, per poi rischiare fortemente di perderla. Nel complesso il risultato di 1-1 appare fedele, anche se la Samp può recriminare per un paio di occasioni fallite nel finale.
L’AVVIO. L'Empoli aziona da subito il pilota automatico, irretendo la Samp in un'infinita rete di passaggi. Gli ospiti si fanno preferire sia