CIOFANI «IO E DIONISI CHE COPPIA!»
«Società e tecnico hanno puntato su di noi anche in A. Frosinone modello di chi sogna»
La laurea in scienze motorie, la famiglia, la Bibbia come testo in cui specchiarsi per trarre insegnamenti per la vita. Daniel Ciofani non è un bomber qualunque ed è un signor bomber. L’altro ieri è arrivato il primo gol in A, il numero 138 in carriera su 332 partite tra campionati professionistici e coppe. Ha segnato in ogni categoria. La maglia del Frosinone è quella del sogno diventato realtà, il grande calcio. Dionisi il compagno d’attacco ideale. Ha passato momenti in cui non segnava, Daniel. E critiche anche cattive. Era a Perugia: il fratello Matteo, che gioca con lui in serie A, gli inviava il passo della lettera di Giacomo sull’uso malvagio della lingua: «nessun uomo la può domare: è un male ribelle». Lui ha letto e si è rimesso a segnare...
Vittoria importante con il Carpi. E un gol ancor più importante...
«Vittoria fondamentale contro una rivale diretta. Il mio gol... Beh sì, una liberazione e sono contento di averlo fatto con la mia fidanzata in tribuna. Io me lo sentivo già dalla Samp. Quando ho abbracciato mio fratello Matteo in panchina gli ho detto: “era ora..”. E ora posso dire di aver segnato in tutte le categorie».
Si poteva chiudere prima. Il 2-0 di Paganini era buono. Cosa è successo?
«Un errore di valutazione. Io da capitano sono andato dal giudice di linea, ma l’arbitro ha detto che aveva visto lui e quindi decideva lui. Diciamo che noi sbagliamo uno stop e loro possono sbagliare una valutazione».
Certo che il vostro campionato è cambiato molto rispetto alle prime quattro giornate. Ora il sogno è possibile?
«Nel calcio si analizzano i periodi: guardate il Napoli all’inizio
Daniel Ciofani esulta con Dionisi e Chibsah
e ora, la Fiorentina del primato e poi delle tre sconfitte di fila. E i conti si fanno alla fine. Vale anche per i calciatori. Io quest’anno sono partito in ritardo per un infortunio e so che la mia struttura fisica richiede tempo per entrare in forma. Poi prendi la traversa a Bologna, sfiori il gol con la Samp e pensi anche che la fortuna potrebbe aiutarti. E finalmente il gol arriva. E quando arriva un gol chiama l’altro. Sono molto contento».
Dionisi-Ciofani, che coppia d’attacco è?
«Una grande coppia, per me. Ci completiamo a vicenda. C’è
amicizia, grande stima, ci capiamo al volo. Mercoledì Federico è stato fantastico a servirmi, ma abbiamo fatto in assoluto una giocata da tandem d’attacco. La società e il tecnico hanno puntato su di noi e questo è bellissimo. Il ds Giannitti ci aveva con lui a Celano in C2, penso sia motivo di orgoglio anche per lui ritrovarci insieme in serie A. Il Frosinone è un gruppo di uomini».
«Ci capiamo, siamo amici, ci stimiamo Il mio gol al Carpi è un’azione da vero tandem d’attacco»
«Sapevo che mi sarei sbloccato Adesso ho segnato in tutte le categorie tra i professionisti» «Aver conquistato la massima serie con mio fratello è fantastico. Sono legato a Matteo»
«La salvezza? Qui c’è un gruppo di uomini e io dico che è possibile conquistarla»
«Di Mascio come un secondo padre Sarri e Stellone due maestri, esempi di meritocrazia»
Castillo è lì che aspetta.
«Castillo è giovane, bravo, intelligente, sa stare nel gruppo, un attaccante d’area molto forte sotto porta. Devo solo ritrovare la forma migliore». abbiamo fatto una grande partita».
Un difensore invalicabile?
«Bonucci allo Juventus Stadium mi ha dato una sensazione di sicurezza e personalità. E mi è piaciuto molto Tonelli».
Cetteo Di Mascio, guru dei