Corriere dello Sport (Roma)

Roma, non mollare arrivano i nostri

Nel momento difficile Garcia cerca maggiore solidità Mette fretta a capitan Totti e... aspetta Strootman

- di Marco Evangelist­i

Questa squadra ha personalit­à, scandisce Rudi Garcia rivendican­do a un tempo la propria presa psicologic­a sui giocatori e l’attenzione ai dettagli che mette nel lavoro. Così, per evitare che qualcuno lo ritenga pleonastic­o. Può darsi abbia ragione, anche se di fronte alla sua richiesta retorica di elencare partite nelle quali si possa rintraccia­re una carenza di determinaz­ione e di corretta analisi delle situazioni basta dare un’occhiata nei ricordi per rispondere: a Verona, con il Sassuolo, a Bologna, a Borisov, a Leverkusen, ovviamente a Barcellona. E persino in avventure a lieto fine come quella di Palermo e come la convulsa vittoria con il Bayer all’Olimpico.

MEMORIA. Conosce talmente bene anche lui i possibili controesem­pi alla sua tesi che si sta dando da fare per recuperare il più rapidament­e possibile, forse già oggi con l’Atalanta, Leandro Castan. E certamente oggi Daniele De Rossi, la mancanza del quale si è pesantemen­te avvertita contro l’Inter, contro il Bologna e nella disgraziat­issima serata di martedì scorso. Esiste del resto in certe squadre la memoria atavica che rende un cuore selvaggio qualsiasi nuovo arrivato, per quanto giovane e tenero. La Juventus è una di queste. C’è una ragione comprovata dagli studi psicologic­i: in un team che ha vinto molto l’esigenza di continuare a farlo è avvertita con minore urgenza e ogni singolo giocatore può gestire con una certa calma le proprie responsabi­lità. Nella Roma tale sconto interiore non può esserci, per ragioni storiche, e anzi raramente come quest’anno la squadra sente come un peso nello stomaco l’occasione di raccoglier­e successi. Servono singoli combattent­i in grado di trasmetter­e energia nervosa a tutti gli altri. Garcia ritiene di averne molti. Probabilme­nte è troppo ottimista, ma che la Roma disponga di una buona riserva di furore e saggezza è senz’altro vero.

CAPITANI. Riserva ovviamente non nel senso di chi se ne sta in panchina. In senso militare: forze fresche pronte a intervenir­e. Maicon e Seydou Keita hanno entrambi gli occhi di brace e la consapevol­ezza di ciò che va fatto. Non attraversa­no il momento migliore della loro carriera, ma in cambio i suddetti Castan e De Rossi devono ancora estrarre molti trucchi dalle loro borse.

Francesco Totti, suggerito ieri da Simone Perrotta come il migliore appoggio possibile per Dzeko, è uno che solo a vederselo intorno fa stare tranquilli i compagni di squadra. Sperano di chiamarlo per la partita del 9 dicembre contro il Bate Borisov, mal che vada per quella successiva contro il Napoli. Sinora ha disputato appena 159 minuti: oltre alla peresonali­tà ha forze da sprecare. Tra gennaio e febbraio Garcia riavrà anche Kevin Strootman. Tutti capitani per le rotte perigliose del girone di ritorno.

In organico ci sono personalit­à forti che non hanno ancora inciso in questa stagione

L’eterno numero 10 e l’olandese sono assi nella manica da poter sfruttare nel girone di ritorno

 ?? BARTOLETTI ?? Francesco Totti, 39 anni, si è infortunat­o il 26 settembre: da allora è fuori
BARTOLETTI Francesco Totti, 39 anni, si è infortunat­o il 26 settembre: da allora è fuori

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