Pronta una Lazio più quadrata
A Empoli con il 4-4-1-1: Milinkovic dietro Djordjevic. Candreva e Lulic esterni a centrocampo
Cambiodimoduloecambiodi ali. Fuori Felipe e Keita, erano stati scelti per attaccare il Palermo. Dentro Candreva e Lulic, due esterni veri, sono stati scelti per avere più equilibrio a Empoli, per avere più copertura sulle fasce, non si può perdere più fuori casa. Pioli sfiderà Giampaolo utilizzando il 4-41-1, leggerissima variante del 4-4-2 adottato giovedì in Europa. Il centravanti sarà Djordjevic, alle sue spalle si muoverà Milinkovic. Il 4-4-1-1 può essere inteso come 4-2-3-1 in fase offensiva,c’è poca differenza. Candreva, Milinkovic e Lulic saranno molto mobili. Biglia e Parolo faranno da diga a centrocampo. In difesa toccherà a Hoedt, sostituirà lo squalificato Gentiletti. Mauricio ha recuperato, dopo Lazio-Dnipro aveva lamentato qualche acciacco. Basta e Radu saranno i terzini. Il romeno si riprenderà il posto a sinistra, da terzino è incalzato da Lulic, nelle ultime settimane gli ha soffiato spesso la maglia. E’ stato convocato il difensore Prce della Primavera, andrà in panchina, i centrali sono contati. LA NECESSITÀ. Pioli non può permettersi altri passi falsi. In trasferta bisogna saper giocare, bisogna saper gestire, si può anche concedere il possesso palla agli avversari per colpire in contropiede. S’è perso troppo, ora basta. Pioli, scegliendo il 4-3-3, avrebbe dovuto rinunciare a Milinkovic. Da mezzala non ha funzionato contro il Palermo, da trequartista o seconda punta dà forza. C’è bisogno di attenzione e di concretezza. Pioli ha chiesto miglioramenti in fase difensiva e offensiva, in particolare nell’ultimo passaggio. In trasferta gli attaccanti puri sono rimasti a secco, gli unici quattro gol segnati portano le firme di Biglia (2 gol), Parolo e Felipe Anderson (attaccante esterno, non proprio puro).
DJORDJEVIC. Pioli chiede ancora gol a Djordjevic, è il bomber più continuo della stagione. In Europa ha realizzato tre reti in 86 minuti (ha segnato anche contro il Dnipro), a Empoli ha già fatto centro. Il suo ultimo gol in trasferta risale al match perso l’anno scorso (21) in casa dei toscani, era il novembre 2014. E’ l’attaccante più preciso della Lazio, sei dei sette tiri tentati finora hanno trovato lo specchio della porta (85.7%). E’ a quota due reti in questo campionato, può migliorare il bottino, si sta specializzando. Djordjevic ha bisogno di continuità, è più in forma di Klose e Matri. Miro è a secco in campionato, non gli era mai successo dopo 13 turni di serie A. Matri ha segnato all’esordio contro l’Udinese, in campionato s’è fermato a quella doppietta.
I SEGNALI. Il 4-4-2 europeo era piaciuto molto a Klose, dopo il match con il Dnipro aveva apprezzato il cambio di modulo, aveva regalato spunti tattici interessanti: «Servono più giocatore in area, con due punte la squadra sale di più». S’era detto pronto a giocare anche da 10, dietro una punta: «Ma quando il pallone arriva sulle fasce devo farmi trovare pronto in area». Milinkovic e Djordjevic possono garantire peso e profondità, dovranno essere assistiti al meglio. Le prossime quattro gare di A saranno come quattro esami: bisogna vincere a Empoli o comunque non perdere. Dicembre, in poche settimane, proporrà un match dietro l’altro. Venerdì arriverà la Juve all’Olimpico, poi la Lazio volerà in Francia per affrontare il SaintEtienne, sarà un’amichevole considerando la qualificazione anticipata ai sedicesimi di Europa League. Successivamente i biancocelesti affronteranno la Sampdoria a Roma (lunedì 14 dicembre) e il 17 dicembre è previsto il turno di Coppa Italia (si sfiderà la vincente di Udinese-Atalanta). Infine l’Inter, a S.Siro si giocherà il 20 dicembre in posticipo. A Natale, Pioli, dovrà avere una classifica diversa.
Felipe in panchina Hoedt al posto dello squalificato Gentiletti. E Radu torna terzino