Corriere dello Sport (Roma)

«Voglio vincere tutto anche qui»

«Alla Fiorentina devo conquistar­e almeno i trofei che ho vinto durante la mia carriera da calciatore»

- Di Alessandro Rialti ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Vincere, con la Fiorentina da allenatore quanto è riuscito a vincere da giocatore nei club dove è stato. Un’enormità di obiettivi. Splendido traguardo-speranza quello che Paulo Sousa. Che giustament­e propone a tutti, squadra, dirigenti, tifosi ed addetti ai lavoro, di salire sul suo carro verso il sole. E’ così che si sogna e si cresce.

PRIMI A NATALE? «Abbiamo cominciato a lavorare con un’idea precisa, trasmetter­e a tutti i giocatori e a chi lavora con noi la voglia e la ricerca di arrivare a traguardi importanti. Questo è il mio obiettivo da quando sono arrivato qui: voglio da allenatore vincere come minimo quanto ho vinto da giocatore. Alleno per questo e spero di riuscirci. Per tale motivo, per allargare sempre più la ‘periferia’ e gli orizzonti, ho bisogno di tutti, giocatori,

taff, ambiente...».

DOPO BASILEA. «Sono tornato con la consapevol­ezza che la squadra sta crescendo anche sul piano caratteria­le, è sempre più convinta, ci crede sempre di più, ha le idee sempre più chiare su quello che deve fare. Così si prendono decisioni più velocement­e e più orientate verso l’obiettivo. E’ una squadra sempre più matura e questo mi dà molta fiducia per affrontare il futuro. Io lavoro sempre per migliorare i singoli all’interno di un’identità comune. Meno turnover d’ora in avanti? Ci sono alcuni giocatori che hanno bisogno di una spinta in più per arrivare al livello della squadra, ma questo è il mio compito». Paulo è convinto, forse mancherà un po’ di benzin a ma la Fiorentina ha un gran motore. E lui è il suo meccanico.

KALINIC. Le foto di Kalinic picchiato a Basile. «Nikola è un giocatore innamorato del calcio, gli piace giocare e si muove tanto. Prende anche da sempre botte importanti. Le regole arbitrali mi pare che siano molto chiare, per questo chiediamo rispetto per tutti i protagonis­ti che vanno in campo, lui compresoi. La fotografia delle gambe di Kalinic? Anche dietro non è meno sofferente…» GRANDE SASSUOLO. E lunedì sarà un’altra battaglia: «Giovedì la squadra ha speso molte energie, l’allenament­o odierno (ieri ndr) è stato di recupero assoluto. Da domani (oggi ndr) inizieremo a lavorare in maniera strategica sulla partita col Sassuolo e sono certo che per questa gara arriveremo tutti pronti e recuperati per spendere altre necessarie energie. E’ una partita difficile che col mio staff ho iniziato a studiare da venerdì, affrontiam­o un avversario che può competere ad alti livelli sia in casa che fuori come si è visto finora, che ha fatto della stabilità tecnica e della programmaz­ione un dei suoi punti di forza, insieme al valore del gioco con verticaliz­zazioni, velocità di esecuzione nelle due fasi, all’identità e alla qualità dei giocatori, compresi quelli che già c’erano e che sono maturati. Sono molto contento quando vedo società e squadre lavorare così. Insomma, questa sfida che ci richiederà un livello altissimo, fisico e mentale, per vincerla».

«I miei ci credono sempre di più e hanno idee chiare su ciò che devono fare in campo» «Da oggi pensiamo al Sassuolo: sarà dura, la partita richiede livelli alti, fisici e mentali»

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ANSA Paulo Sousa, 45 anni, è alla prima stagione sulla panchina della Fiorentina

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