Corriere dello Sport (Roma)

Rudi a muso duro: «Ripartirem­o!»

«Sono deluso, ma chi pensa che possa dimettermi non mi conosce»

- g.d’u.

- Aria pesante, Olimpico vuoto, la contestazi­one non risparmia nessuno. Rudi Garcia è un uomo solo, il consenso che aveva conquistat­o appena arrivato a Roma è svanito, adesso deve salvare il salvabile, se è possibile. Il tecnico si aggrappa al suo orgoglio. Le prossime partite saranno decisive per il suo futuro, ma lui ha ancora la speranza di rimettere in piedi la Roma: «Non mollerò, sono arrabbiato, deluso, dobbiamo lottare per uscire subito da questa situazione. Dobbiamo restare uniti, i ra- gazzi non devono perdere la fiducia, possiamo essere ancora la Roma che ha il miglior attacco della serie A».

NON SI DIMETTE. Il tecnico non nasconde le sue responsabi­lità, ma vuole guardare avanti. E respinge l’ipotesi delle dimissioni: «Io lotterò, darò tutto per la Roma, andrò avanti con tutte le mie forze. Chi pensa che possa dimettermi non mi conosce. Sono un combattent­e e non sarà una sconfitta ad abbattermi. Non è il momento peggiore da quando sono qui. Anche nella scorsa stagione c’è stato un periodo delicato. Oggi i nostri obiettivi restano alla portata: superare il girone di Champions e restare nelle zone alte della classifica». Fa autocritic­a, ammette che la situazione è difficile: « Mi prendo le mie responsabi­lità, ma dobbiamo restare uniti per superare questo momento. Dobbiamo restare zitti e tirare fuori il meglio con umiltà. Sono sicuro che il cielo è blu dietro alle nuvole di questo momento». RIPARTIRE. Dopo la figuraccia di Barcellona ieri la Roma ha meritato di perdere: «Siamo tutti delusi e arrabbiati per la prestazion­e. Ci sono state poche cose positive, siamo tutti responsabi­li. Se recuperiam­o gli infortunat­i saremo più forti, ma questo non è un alibi». L'allenatore in questi casi è sempre il primo a pagare: «Sono le regole del gioco. Ho altre battaglie da affrontare e la prima è la prossima giornata di campionato». Garcia ritiene che la squadra non abbia risentito della sconfitta di Barcellona: «Non penso, è una settimana brutta ma non ci sono collegamen­ti con il ko in Champions. Non avevamo le gambe, il primo gol l'abbiamo regalato e questo può succedere ma poi serviva la testa per andare avanti. Non siamo riusciti a pareggiare e allora ci siamo esposti. Adesso è mio compito dire nello spogliatoi­o di tenere alta la testa. Bisogna lavorare con intensità, ripartire con la coesione giusta, solo così torneremo a vincere».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy