Sabatini assicura «Nessun cambio»
«Garcia merita di allenare la Roma, i conti si fanno alla fine. Non solo per lui. Ora però penso al mercato...»
Gli portano una giacca nel freddo improvvisamente pungente. Walter Sabatini la rifiuta, è ancora pieno di adrenalina e di sconforto per pensare all’umidità di un pomeriggio autunnale: «Stanotte non dormirò io come non dormiranno tutti quelli che lavorano nella Roma» dice a testa bassa, con un filo di voce. Si ferma per un’ora a rispondere alle domande. A tutte le domande. Laggiù nella zona mista dell’Olimpico, proprio sulla passerella rossa griffata Corriere dello Sport.Senza neppure la consueta pausa-sigaretta, offre la sua verità in attesa di impossessarsi della diagnosi su un momento che lui stesso definisce «quasi drammatico».
FIDUCIA. Prima di presentarsi davanti ai media ha chiuso nello spogliatoio Garcia e la squadra invitando il gruppo a «lavorare di più, a restare unito». «Dobbiamo reagire e combattere- spiega - sapendo che non sarà facile uscire da questa situazione perché dopo questa partita abbiamo perso il nostro credito. Nessuno ci può assolvere. La nostra stagione adesso è a rischio ma io so che questa squadra ha le risorse per rendere più roseo il proprio destino. Tuttavia non conosco metodi taumaturgici. Bisogna che tutti si assumano le proprie responsabilità impegnandosi di più». Non ritiene l’allenatore l’unico responsabile di questo «impasse grave» e per questo è deciso nel rinnovare la fiducia a Garcia: «Non stiamo pensando di cambiare allenatore. A volte io e Rudi discutiamo come è normale, possiamo avere opinioni diverse. Ma siamo tutti sulla stessa barca, lui merita di allenare la Roma. E non dobbiamo fornire alibi ai giocatori, che sono seri e forti: ripartiranno, vedrete». Sul futuro tecnico si era espresso anche prima della partita, escludendo separazioni traumatiche: «I conti si fanno alla fine. E non vale solo per Garcia. Vale anche per la società nella sua interezza. Pallotta arriverà a dicembre per la partita contro il Bate Borisov ma non verrà a tagliare la testa all’allenatore. Da parte sua non esistono riserve nei confronti di Garcia. Ci confronteremo con serenità ma non serve scaricare la colpa su una persona per mollarla».
AMMISSIONI. Tra Barcellona e Atalanta, la Roma è scomparsa. Sabatini concorda: «Questa è stata una delle peggiori partite degli ultimi anni, in questo momento affiorano pensieri turpi. Forse eravamo convalescenti dopo la sconfitta del Camp Nou. Non ci riesce il nostro gioco. Però pensavo e contin- uo a pensare che la Roma sia da scudetto. Dobbiamo anche considerare gli infortuni pesanti». Confessa per la prima volta di valutare l’inserimento di qualche rinforzo a gennaio: «Fino a ieri non pensavo a intervenire, adesso devo riflettere. Iturbe? Speravo per lui e per noi che si scuotesse, non è successo ma conosco le sue qualità. A gennaio sceglieremo il meglio per tutti».
Il ds ha riunito la squadra e il tecnico nello spogliatoio invitando tutti a restare uniti
Poi un’ora davanti ai media: «Adesso ho pensieri turpi ma questa Roma uscirà dalla crisi»
«Sono convinto che siamo da scudetto: nessuno può assolverci dobbiamo reagire»