Spalle alla squadra «Basta distrazioni»
In 1.500 contestano i giocatori, anche prima del 90’ Pioli non rischia, però a Natale si tireranno le somme
Niente ritiro. Pioli e la squadra sono stati assolti nonostante la quinta sconfitta nelle ultime sette partite, si sono salvati giocando un secondo tempo arrembante, li ha aiutati e scagionati anche la direzione arbitrale disastrosa. Sino a Natale non ci saranno scossoni in panchina, ma il tecnico e i giocatori devono darsi una mossa.
Non sarà facile contro la Juve venerdì sera, non lo sarà contro Samp e Inter nelle partite finali del 2015, dovranno superarsi per evitare punizioni da parte di Lotito e decisioni drastiche. « Noi non vogliamo punire nessuno. Parliamo di uomini e di professionisti internazionali, de- vono dimostrare di meritare questa maglia e devono dare un segnale importante, l’atteggiamento del secondo tempo va elogiato. Ecco perché non si tornerà in ritiro», ha spiegato il diesse Tare. E ha aggiunto: « Dopo Empoli non possiamo dire niente alla squadra, la reazione è stata importante. I due gol annullati ci penalizzano, il finale di partita è stato contro di noi».
LA CONTESTAZIONE. Niente punizioni da parte della società, ma i tifosi hanno reagito diversamente. La contestazione verbale è stata durissima, i 1.500 presenti a Empoli hanno gridato di tutto ai giocatori, se la sono presa anche con il presidente Lotito (non era presente allo stadio). Ce l’avevano con tutti, non hanno risparmiato nessuno. Hanno definito i calciatori “mercenari”, sono stati questi i cori intonati. Li hanno invitati a tirare fuori gli attributi, hanno fatto capire di essersi stancati, hanno minacciato di «farli uscire a mezzanotte».
Nel primo tempo hanno esposto due striscioni extralarge, contenevano accuse chiare: « Attenti a dove andate, sono finite le serate». I messaggi forse erano predefiniti, qualcosa non era andata giù nei giorni scor- si ed è venuta fuori dopo il vantaggio di Tonelli. C’è un motivo, alcuni biancocelesti sono andati a cena nel ristorante di Cesar, ex gioca- tore laziale. Lo stesso brasiliano aveva svelato l’episodio. Si è saputo, andare a cena non è reato, a qualcuno non è piaciuto l’atteggiamento dei giocatori in un momento così difficile, dopo tante sconfitte e un cammino deludente in serie A.
Tare in tv ha parlato anche di questo, ha provato a spiegare l’accaduto: « Non voglio commentare lo striscione, deriva da un commento di un nostro ex calciatore, che è anche proprietario di un ristorante dove sono soliti andare a mangiare i giocatori».
SVOLTA MANCATA. Molti tifosi hanno voltato le spalle alla squadra, altri hanno abbandonato gli spalti del “Castellani” attorno al 34' minuto del secondo tempo, erano sbarcati in Toscana sognando una bella domenica. Molti di loro speravano nel successo, nella svolta, sono tornati a casa arrabbiatissimi. Tanti altri hanno pensato di recarsi a Formello per attendere la Lazio, chr è rientrata in pullman. Chissà se l’avranno fatto davvero, a tarda sera.
Biancocelesti sotto accusa anche per una cena: i fan non hanno gradito l’atteggiamento Invece la società ha apprezzato la reazione dopo il gol di Tonelli Nessuna punizione