Cagliari, è sempre una questione di gol
Rastelli ha il miglior attacco del torneo, ma quando la squadra non segna sono guai
E’ ancora il miglior attacco della serie cadetta, ma sabato a Brescia il reparto avanzato del Cagliari ha dimostrato come, se non riesce a innescarsi, tutto diventa più difficile per la formazione sarda. Con tutte la attenuanti del caso, visto che l’età media della squadra isolana è bassa e l’esperienza non è certo quella di giocatori navigati, lo chock subito dal gruppo per l’infortunio subito da capitan Dessena, è stato determinante del condizionare la prestazione della squadra. APPROCCIO. Serve, però, un pizzico di maturità in più perché questi sono fatti che possono verificarsi su un rettangolo di gioco e pertanto chi li subisce, deve essere in grado di venirne a capo. Qualcosa, invece, non ha funzionato nonostante alla vigilia l’ottimismo fosse ai massimi livelli. Galvanizzati dalla quattro vittorie consecutive ma soprattutto dalla ottima prestazione di La Spezia dove, pur in condizioni ambientali difficilissime, i cagliaritani sono riusciti a tenere testa alla formazione di casa, quella di Brescia sembrava dover essere una passeggiata o poco più. E forse proprio l’approccio troppo molle ha portato i cagliaritani a non essere incisivi come in altre occasioni. Al di là dell’infortunio di Dessena, infatti, la squadra avrebbe dovuto essere più precisa prima e meno distratta dopo quanto accaduto al capitano. La sfida è stata analizzata con cura domenica mattina alla ripresa degli allenamenti, tanto che la squadra ha deciso di voltare pagina alla svelta etichettando Brescia come un incidente di percorso, fortemente condizionato da quanto accaduto nel primo tempo. Dal reparto offensivo, nell’atteggiamento mentale di una squadra che non può prescindere dall’entusiasmo. Carica che deve arrivare grazie ai gol del reparto offensivo, apparso sabato pomerggio con le polveri bagnate. Serve subito una inversione di tendenza per dimostrare anche ai tifosi che si è trattato solo di un episordio da cancellare alla svelta. Anche perché da elementi come Sau e Farias, pur in condizioni non ottimali, è lecito attendersi molto di più rispetto a quello che sono riusciti a fare a Brescia. Una giornata storta e niente di più, è il messaggio arrivato dallo