Siena-Atzori: annunciato il divorzio Troppe divergenze tra club e tecnico
E’ ormai finita a Siena l'era Atzori: dopo un lunga giornata di incontri, all'indomani della sconfitta della Robur a Teramo, la frattura tra la società bianconera e l'allenatore frusinate è diventata un solco troppo profondo, incolmabile, tanto da portare all'interruzione del rapporto. L'ultima seduta del mister ieri pomeriggio, un faccia a faccia in società e poi l’annuncio dell'addio. Se nel calcio contano solo i risultati, quelli centrati dal tecnico frusinate fino a questo momento (quattro vittorie, otto pareggi e due sconfitte) non hanno convinto il presidente Antonio Ponte, che nelle ultime settimane aveva 'pizzicato' il proprio allenatore più volte, segno di scarsa sintonia: già dopo il 2-0 casalingo con la Lupa Roma, lo scorso 8 novembre, il patron del Siena si era detto insoddisfatto per «l'atteggiamento troppo remissivo della squadra nel corso del secondo tempo, in una partita da vincere dando spettacolo». E anche dopo l'1-1 con l'Arezzo, il 22, aveva espresso tutta la sua amarezza. «Non dovevamo coprirci così presto, con il rischio di subire un gol che poi è arrivato». Rincarando, il giorno successivo con un «Ci può stare che presidente e allenatore non la vedano alla stessa maniera».
SALTO DI QUALITA’. I successi su Lupa Roma e Pisa avevano alimentato la speranza che i bianconeri avessero compiuto il tanto atteso salto di qualità per una rapida scalata verso i play off. Speranze ardenti immediatamente ridimensionate dal pari con gli amaranto e spente con il passo falso di Teramo. Il fatto è che Antonio Ponte,nellaconvinzionediaver allestito una squadra attrezzata per un campionato da protagonista ha mano a mano spostato sempre oltre l'obiettivo: se quello iniziale era una tranquilla permanenza in categoria, per poi valutare a gennaio a che punto fosse la squadra, successivamente è diventato il raggiungimento dei play off. «Ma quali play off - ha poi tuonato due settimane fa - questa squadra può vincere il campionato». Mister Atzori, allora, scosse la testa. «Non mi è mai stato chiesto niente del genere, rimango fedele alle richieste iniziali, consapevole che i ragazzi hanno tutte le possibilità per raggiungere i play off, parlare di primato mi sembra uno sproposito». Arrivati a questo punto le troppe divergenze hanno incrinato il rapporto, fino all'addio. Il nome più caldo per il sostituto di Atzori è quello di Guido Carboni, tra l'altro ex per i trascorsi sotto la Torre del Mangia dal 1992 al 1994, ma non è da escludere una soluzione interna, più praticabile, che potrebbe allora vedere il passaggio di Stefano Argilli, bandiera bianconero, dagli Allievi alla prima squadra.