Il Tyson britannico nomade “scorretto”
Origini irlandesi, nato a Manchester, Fury è il nuovo re dei massimi. Iroso, ultrareazionario: quante gaffe!
Descrivere la sua esistenza come "colorita" è persino riduttivo. Non basterebbe aggiungere "controversa, combattuta, imprevedibile, sofferta, pericolosa". Dusseldorf è il classico crocevia nella vita di Tyson Fury, nuovo campione del mondo. La sua vittoria, sorprendente per quanto inattesa, su Wladimir Klitschko ha regalato al "Guerriero Gipsy" (anche se lui per la precisione fa parte dei "Pavee", un popolo nomade di origine irlandese) una nuova notorietà. Planetaria, internazionale. Che ha fatto dire ad un altro ex campione del mondo, Lennox Lewis, che ora Fury "dovrà imparare a comportarsi".
Perché non mancano gli inciampi, gli errori, gli scatti di ira e la violenza nei 27 anni del nuovo campione. Centrale nella sua crescita ma soprattutto nella passione per la boxe, suo padre John Fury, un nomade che nei primi anni '80 si dilettava come pugile amatoriale, fino a sfiorare l'appuntamento per il titolo britannico. Il nome, Tyson, è un omaggio a Mike Tyson, di cui suo padre, oggi anche allenatore, era un tifoso accanito. Nato nel 1988 prematuro di tre mesi, pesava poco più di un chilo. Eppure è riuscito a sopravvivere come gli altri tre fratelli, nonostante sua madre fosse rimasta incinta ben 14 volte.
Conosce presto la boxe, Tyson, così come quella che diventerà la sua futura moglie. IncontraParisquandoentrambi hanno 15 anni, in occasione del matrimonio di un comune amico. L'anno dopo si è fidanzato, nel 2009 c'è l'altare. La stessa donna alla quale Tyson, neo-campione del mondo, ha voluto dedicare una serenata in mondo-visione con ancora i guantoni addosso. Come da tradizione per i Pavee, Tyson non ha mai dormito con la sua futura moglie prima delle nozze. Oggi hanno due bambini, Venezuela (cinque anni) e Prince (tre) che Tyson avrebbe voluto però chiamare Gesù. Solo la ferma opposizione della moglie ha scongiurato quella che sarebbe potuta essere una blasfemia.
LAGAFFE. Nel 2013 la prima gaffe a causa delle sue idee ultrareazionarie: viene multato dalla Federazione Boxe per tremila sterline per aver definito "amanti gay" David Price e Tony Bellew. Non sembra aver imparato la lezione. Prima dell'incontro con Klitschko ha paragonato l'omosessualità alla pedofilia. "Chi avrebbe mai pensato negli anni '50 che l'omosessualità e l'aborto sarebbero stati legalizzati. E magari in futuro legalizzeranno anche la pedofilia".
Lo scorso anno la sua abitazione è stata assalita da piromani ma fortunatamente nessuno si è fatto male: tutta la famiglia si trovava in Francia dove Fury si stava allenando. I suoi idoli, stranamente, non sono però dei pugili, ma due stelle del Manchester United, Roy Keane ed Eric Cantona, entrambi famosi per il loro temperamento irriducibile. Ha anche sofferto Tyson di depressione, ma quando è sul ring - giura - non potrebbe
Il padre gli ha dato il nome in onore di Super Mike. Lui voleva chiamare il figlio Gesù
Ce l’ha con i gay e con l’aborto, Keane e Cantona i suoi idoli. Ha sofferto di depressione