Candela vince due volte: il sigillo sul match è suo
Gara divertente, successo per 3-2 dei “rossi” guidati dal francese, il promotore di una serata riuscitissima
Vecchi a chi? Sarà stato il freddo (fermi si congelava) o forse il calore della Curva Sud a spingere e sostenere ognuno di loro come una volta, fatto sta che la partita “Voi siete leggenda - l’evento dell'anno per i tifosi della Roma” organizzata da Vincent Candela è stata frizzante e divertente: cinque gol totali sul prato dell'Olimpico, 3-2 per l'undici schierato in tenuta rossa, con il sigillo finale dell'ex terzino francese. O meglio: franco-romano e romanista.
In campo c'erano pezzi sparsi della storia della Roma. Di più. Un gruppo di amici che ha scritto la storia di un club, spalmato su più generazioni, che ha deciso la divisione delle due squadre soltanto 15 minuti prima del fischio d'inizio neanche fosse in un campetto prenotato all’ultimo minuto a Tor di Quinto. Niente arbitro, guardalinee e quarto uomo: si corre, bianchi contro rossi, chi più chi meno. E poco importa se da una parte la cerniera di centrocampo è composta dalla strana coppia Boniek-Di Biagio, tutti e due con il numero 4 dietro le spalle. Il mondo giallorosso è capovolto e bellissimo, stagioni ed emozioni si fondono: così capita che Tommasi faccia a sportellate con Aldair, che Tonetto vada in chiusura sulla destra su Conti (ha giocato poco meno di cinque minuti prima di alzare bandiera bianca), che Konsel si allunghi in presa bassa sul tiro di Rizzitelli. Non sono mancati gli spunti, lampi di classe in mezzo a qualche capello bianco o una pancetta difficile da nascondere.
DEL VECCHIO-GIANNINI.
Pronti-via e Delvecchio sfiora il gol al 2' con un sinistro alto che sfiora l'incrocio dei pali. E' la prova generale del gol per il numero 24 dei bianchi perché al 10' si sblocca la sfida: da due passi fucilata all'angolino e 1-0 sul tabellone. I rossi, che posso contare tra gli altri su altri Scarchilli, Desideri, Maini e Chierico, pareggiano i conti al 16' su calcio di rigore. Vero, sentito, il boato che si è alzato dalla Sud quando Chimenti ha atterrato in piena area Scarchilli dopo uno stop poco preciso. Dal dischetto si presenta Giannini che fa 1-1 spiazzando l’estremo difensore che non ha mai cambiato look a cavallo dei due secoli. Baci alla Curva per il Principe che invece ha perso la chioma dei tempi d'oro, quando infiammava l'Olimpico prima dell'avvento di Totti con il numero 10 tatuato a fuoco sulla maglia. Il primo tempo di 30 minuti precisi va in archivio con il sorpasso dei bianchi (in campo Perrotta, Annoni, Tonetto e Rizzitelli) che mettono la freccia grazie a Tommasi, bravo a sparare una fucilata che sorprende Chimenti sul primo palo.
IL SIGILLO DI CANDELA.
Nel secondo tempo i bianchi si buttano all'attacco per chiudere i giochi, i rossi puntano sul contropiede per riaprire la contesa. Di Biagio sfiora uno dei suoi gol dalla distanza. Insomma, si scherza ma anche no. Con Zeman tranquillissimo in panchina e Graziani ancora più tranquillo del tecnico boemo. Il momentaneo 2-2 lo firma Rizzitelli: passaggio filtrante di Di Biagio e il numero 11 sceglie l'opzione tacco per gonfiare la rete. Squadre spaccate in due e altre occasioni a mitraglietta. A dieci minuti dalla fine i rossi chiudono la pratica: azione da playstation (a rallentatore), scarico in mezzo per Candela che spolvera l'angolino sfruttando un rigore in movimento. E' il punto del 3-2, segnato da chi questa serata benefica l'ha creata dal nulla ottenendo un successo assoluto. Finisce così, dieci minuti prima dell'ora prestabilita. Poi è di nuovo passerella. Si va sotto la Sud per prendersi quegli applausi che forse erano diventati poco più di un eco nel cassetto dei ricordi. Abbracci e sorrisi sui titoli di coda di una partita che ha strappato pure qualche lacrimuccia.