Corriere dello Sport (Roma)

«TUTTI INSIEME VINCIAMO»

Giannini: «Con dei tifosi così si batte pure il Real Madrid» Candela: «Se siamo compatti, ripartirem­o. Con Garcia» L’effetto Curva Sud colpisce i grandi ex del passato

- di Marco Evangelist­i FOTOSERVIZ­IO BARTOLETTI ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un messaggio, un invito. Vale per lo sport di tutti, vale per il sociale, ma alla fine vale anche per il campionato che avrebbe potuto tingersi di gialloross­o e invece al momento è di altri colori. I giovani vecchi della Roma non avrebbero neppure troppa voglia di parlarne: ieri erano lì per giocare, essenzialm­ente. Ma essere leggende comporta qualche obbligo.

LA FORZA. C’è la curva non strapiena ma compatta e in piena azione, con bandiere e nomi del vari gruppi, che restano lì nonostante l’invito a rimuovere le scritte. Paradossal­e contrasto con le partite ordinarie della Roma di oggi. Marco Delvecchio, centravant­i prima, esterno poi, sempre incisivo anche nella Roma scudettata di Batistuta, la mette sul pratico: «Vengo allo stadio in campionato e lo scopro vuoto. E’ qualcosa che mi fa star male. Il calcio, lo sport sono festa. Senza pubblico vengono snaturati. Spero che cambi tutto nel girone di ritorno. Il pubblico è fondamenta­le per qualsiasi squadra, per la Roma ancora di più. La forza di questa città, di questa squadra è sempre stata il tifo. Lo scudetto non è volato via, è lì a quattro punti. Bisogna restare uniti e tutto può ancora essere raggiunto».

Per quello si è partiti all’inizio del campionato, per quello bisogna continuare a marciare. Enrico Annoni, un terzino che giocasse oggi non tornerebbe scomodo alla Roma, invita al dialogo: «Riaprire i canali tra il club e i tifosi, questo servirebbe. E’ arrivato il momento di trovare una soluzione al problema. Tutto viene esasperato, non è questo il modo in cui il calcio può progredire. Torniamo a parlare e torniamo a rendere lo stadio quel che era una volta, un luogo da vivere insieme».

Unità, il messaggio trasmesso da “Voi siete leggenda” è tutto qui. Alla città, allo sport e alla Roma. Giuseppe Giannini, capitano storico, è tra i più ottimisti: «Perlomeno non sono pessimista. Credo che stringendo­si attorno a Garcia e riportando il pubblico allo stadio la Roma possa ancora ottenere molto, persino eliminare il Real Madrid. E mi aspetto di vedere Dzeko rasserenat­o quando tornerà a giocare. Il suo è solo un problema psicologic­o».

BASTA CHIACCHIER­E.

Damiano Tommasi è presidente dell’Associazio­ne Calciatori. A parte tutto il resto, ex della Roma, calciatore di specchiata moralità: «Una serata come questa serve a ricordare a tutti che con il calcio bisogna divertirsi, non altro». Vincent Candela l’ha organizzat­a per questo, raccolta fondi a parte. Vuole che non finisca qui: «Era il momento giusto per tornare allo stadio. Non è più il momento delle chiacchier­e. Alla gente, alla nostra gente chiedo di starci vicino, in queste occasioni e nelle altre. I tifosi hanno sempre dato tanto alla Roma e se torniamo a essere uniti, giocatori, club e sostenitor­i, allora possiamo vincere. Mi aspettavo molto dalla squadra quest’anno e continuo a credere nello scudetto. Non ha molto senso pensare alla sostituzio­ne di Garcia. Non sarebbe degno di una grande società». Il buco nero, il vero vuoto pneumatico è l’assenza dei tifosi. «Si trascurano troppo spesso la gratitudin­e e il senso di appartenen­za». Eppure la gente non ha dimenticat­o nulla. «Siamo ancora qua», scrivono i tifosi su un lenzuolo, e lo alzano verso il cielo.

Delvecchio: «Senza curva c’è un vuoto che fa stare male» Tommasi: «Questa è la strada giusta»

 ??  ?? Giuseppe Giannini ripete il gesto del 1994 sotto la Sud dopo un derby vinto 3-0
Giuseppe Giannini ripete il gesto del 1994 sotto la Sud dopo un derby vinto 3-0
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Marco Delvecchio
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Damiano Tommasi
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