«Io lo avrei già venduto per 40 milioni in primavera»
ROMA - Vincenzo D’Amico, grande protagonista della Lazio degli Anni Settanta e Ottanta, parte da questo presupposto: «Mi risulta difficile credere ad un’offerta del genere. Non è arrivata nel momento d’oro del calciatore e difficilmente arriverà adesso. Qualora si dimostrasse reale l’accetterei di corsa». Solo ed esclusivamente ad una condizione: «Reinvestire subito, altrimenti sarebbe inutile privarsi di un giocatore di talento. Si dovrebbero individuare un paio di difensori, un centrocampista ed una punta, tutte pedine che alla Lazio attualmente mancano, come alcune delle ultime prestazioni hanno evidenziato. Pioli saprà di certo meglio di me dove intervenire e cosa poter ottenere con una disponibilità del genere».
Insomma Felipe Anderson bocciato senza possibilità di recupero? «Io lo avrei ceduto anche per 40 milioni dopo il girone di ritorno dello scorso campionato - aggiunge D’Amico - quando magari in molti avrebbero storto il naso anche a cifre maggiori, sull’onda dell’entusiasmo. Ma per 50 milioni, tolto Messi e qualche altro, sono davvero pochi i giocatori per i quali tentennerei». Come mai Anderson non sembra più lo stesso rispetto qualche mese fa? «Non mi so spiegare il calo che ha avuto il ragazzo, bisognerebbe chiederlo a lui. Potrebbe dipendere da diversi fattori». Vincenzo D’Amico, 61 anni, trascinatore della Lazio anche nei momenti bui