LA SVOLTA ROMA, GARCIA NON DÀ TREGUA
Più allenamenti, intensità e velocità incrementate Un piano in due fasi per tornare a correre in campo
Ha fatto gli auguri a tutti su Twitter, da persona beneducata che non può telefonare a mezzo mondo. Quanto ai giocatori, Rudi Garcia ha tutte le ragioni di sperare in un buon anno per ciascuno di loro. Anche e soprattutto per ragioni personali. D’ora in avanti ogni partita lo aspetta spalancata davanti ai suoi passi come una pozza di sabbie mobili. Garcia non può sbagliare e lo sa. Non può sbagliare nei giorni delle gare. Soprattutto non può sbagliare prima, in fase di preparazione.
Già il fatto di aver fissato la ripresa degli allenamenti al 29 dicembre, con un giorno di ritardo sulla quasi totalità delle altre squadre, ha innescato sorrisi ironici. Garcia compensa allungando unilateralmente l’orario di lavoro dei suoi: nove sedute tra campo e palestra in sei giorni. Tanto per cominciare. La partita con il Chievo è mercoledì. Quella con il Milan, che chiude il girone d’andata del campionato, sabato. Anche la densità di impegni resta elevata.
PROBLEMI. Ha poi promesso a se stesso e garantito ai calciatori che la pacchia è finita, ammesso sia mai cominciata. Garcia è uomo pratico, abituato ad apprendere dall’esperienza. Ha notato, ed era oggettivamente difficile non farlo, che la Roma non cambia passo, non accelera, viene messa in difficoltà da qualsiasi avversario quando questi decide di passare all’azione. In questo, poco è cambiato rispetto alla stagione scorsa. Rispetto ai problemi che hanno condotto alla sostituzione dello staff di preparatori e all’ingaggio di Ed Lippie e Darcy Norman.
Quindi ha organizzato una riunione al volo, ha parlato con i nuovi esperti e ha detto chiaro che secondo lui in questa squadra si fatica poco. Ne aveva facoltà, con la sua laurea in educazione fisica. Non ci sono stati litigi, solo una condivisa rielaborazione dei programmi di lavoro.
Cominciando subito. Da martedì scorso, 29 dicembre appunto. Il pallone non è stato messo in un angolo, anzi sono state intensificate le esercitazioni su schemi di squadra e tecnica individuale. Però l’aspetto qualificante del nuovo programma sta nella velocizzazione dell’intera l’attività, nel tentativo di incrementare il ritmo di tutto ciò che si fa in campo. Il primo passo è un lavoro specifico sulla forza esplosiva: balzi, scatti, serie di sollevamento pesi sulle presse in palestra.
Claudio Spicciariello, specialista non legato alla Roma, commenta: «Può servire, però il problema è che un lavoro simile dà risultati a media scadenza. Diciamo che le cose comincerebbero a funzionare ad aprile e sarebbe troppo tardi. In questo momento sarebbe più indicato un lavoro sulla potenza aerobica, con aumento della prestazione massima. Qualcosa che ti permette di cadere a terra sfinito un metro più avanti dell’avversario».
LA CURA. Questo si ottiene con esercizi specifici che allontanano la soglia della fatica. Garcia intende occuparsi anche di tale questione. Al momento siamo solo nella prima fase della riforma atletica progettata dall’allenatore. Per affrontare Chievo e Milan la Roma deve solo mettere a frutto il riposo natalizio e riproporsi in forma decente. In seguito disporrà di un paio di settimane in cui è in programma una partita alla volta, un avversario a cui pensare alla volta. Sarà in quel periodo che i giocatori, oltre alla gioia di giocare quasi sempre al freddo delle notturne, assaggeranno il menù completo che allenatore e preparatore stanno scrivendo per loro. Sarà poco digeribile, ma la situazione della Roma non è tale da consentire cure compassionevoli.
Fino al Milan, balzi e pesi per ritrovare l’esplosività e le accelerazioni che mancano
Poi un periodo di partite non così ravvicinate: allora si potrà lavorare sulla potenza