Via alla Dakar Chi piegherà Mini e KTM?
Oggi da Baires: Peugeot schiera un dream team
sono preparato dormendo in una camera ipobarica».
A contrastarlo ci sarà ancora Giniel De Villiers con la Toyota, l’unico a dargli filo da torcere l’anno scorso. «Abbiamo fatto passi in avanti rispetto al 2015 - ha dichiarato il pilota sudafricano - Ne avevamo bisogno perché la concorrenza sarà davvero straordinaria. La Mini è sempre al vertice e Nasser Al-Attiyah è sempre fortissimo. Le Peugeot sono migliorate anche se la loro affidabilità va misurata sul percorso».
Il Leone francese è al via con un vero e proprio dream team in cui affianca Sebastien Loeb - il rallista più forte di sempre con i suoi nove Mondiali vinti di fila dal 2004 al 2012 - e Carlos Sainz, iridato rally nel 1990 e 1992, nonché vincitore della Dakar edizione 2010. In quest’occasione sarà navigato da Lucas Cruz, già suo compagno in quel successo sudamericano.
TRA LE MOTO. La favorita d’obbligo è la KTM. Ha perso Despres, passato alle auto, e Coma, ritiratosi dopo il successo nel 2015, ma sarà forte dello spagnolo Jordi Villadoms e dell’australiano Toby Price, che finirono alle sue spalle sul podio. Peraltro la KTM vince ininterrottamente la Dakar dall’edizione del 2001, ancora in piena Africa: quattordici vittorie in quindici anni, tento conto che l’edizione africana del 2008 non ebbe luogo, spingendo l’organizzazione verso il Sudamerica.