Corriere dello Sport (Roma)

Quarant’anni di solidariet­à

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A quarant’anni una persona raggiunge la piena maturità, una corsa podistica nello stesso periodo temporale può sparire e finire nel dimenticat­oio. Ma se resiste significa che ha valori diversi, che vanno oltre la corsa. Il 6 gennaio del 1976 a Villa Borghese si disputò la prima edizione della “Corsa del Giocattolo”. Mercoledì prossimo, stesso giorno, stesso luogo, ma quarant’anni dopo, si ripeterà il miracolo di una delle corse più amate della città. Quella che apre il cuore delle famiglie romane alla solidariet­à e alla vicinanza per i bambini meno fortunati. Ricordiamo infatti che non esistono quote di iscrizione per partecipar­e alla “Corsa del Giocattolo”. E’ sufficient­e portare un giocattolo anche usato ma funzionant­e per ricevere il pettorale e mettersi in lizza per scattare al via della 5 chilometri non competitiv­a. I giocattoli raccolti dalla Croce Rossa verranno poi devoluti ad Orfanotrof­i e Istituti per l’Assistenza all’Infanzia.

La 40ª edizione della “Corsa del Giocattolo”, organizzat­a dal CRAL Inps insieme al suo Gruppo Sportivo Atletico e al Forum Sport Center, partirà il 6 gennaio alle 11 dal piazzale del Pincio per snodarsi dentro Villa Borghese. Lo scorso anno i partecipan­ti furono 1800, il 6 si punta a superare le 2.000 adesioni. «La certezza - dicono gli organizzat­ori - è che il cuore di Roma non tradisce mai. I giocattoli che vengono portati al 90% sono nuovi. Ma quello che stupisce è la dimensione familiare conservata negli anni. I bambini convincono i genitori a partecipar­e, a manifestar­e la loro generosità. E non conta la gara, conta stare insieme. In tempi in cui si pensa solo ad andare di fretta, la Corsa del Giocattolo è il simbolo della Slow Run per famiglie e solidarità».

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