Konko da esodato a insostituibile: si scalda da centrale
ROMA - Da esodato a insostituibile. Nove partite consecutive da titolare. Konko corre forte come forse non aveva mai fatto da quando è sotto contratto con la Lazio. Un vero e proprio rinforzo invernale. Pioli lo ha riscoperto e rilanciato. In estate si era opposto all’ipotesi di cessione, in Europa League lo ha fatto sempre giocare e quando Basta si è fermato per il francese si sono spalancate le porte della squadra biancoceleste in campionato. Il suo valore è sempre stato fuori discussione, è cresciuto nel settore giovanile della Juve, si è affermato con il Genoa, ha giocato in Champions con il Siviglia. E’ un terzino di livello, Reja lo aveva scelto per sostituire Lichtsteiner nell’estate 2011. I problemi sono stati fisici e di discontinuità, la società biancoceleste già nel 2014 se ne voleva disfare, anche a causa dell’ingaggio elevato. Nella passata sta- gione era stato Cavanda l’alternativa principale di Basta. Patric non si è imposto, ha sopportato il salto dalla B spagnola al campionato italiano e Pioli lo considera un terzino assai offensivo, adatto al 3-5-2 e molto meno alla linea a quattro. Ecco perché Konko non ha avuto difficoltà a rilanciarsi, si è reso utile alla causa, corre anche perché è in scadenza di contratto e ha bisogno di farsi apprezzare per trovare società disposte a investire su di lui. La Lazio, per quanto si è capito, lo mollerà a scadenza a giugno e non appare intenzionata, per il momento, a proporgli un rinnovo, anche se Lotito e il ds Tare hanno sempre rinviato il tema dei prolungamenti verso la fine del campionato.
DUE SOLUZIONI. Konko è un difensore duttile. Gioca sulla fascia destra, ma può esse- re impiegato anche a sinistra. E in carriera, quando giocava con Gasperini nel Genoa, si è mosso da centrale. Preferibilmente difesa a tre, ma non avrebbe difficoltà con la linea a quattro. E’ veloce, ha buoni piedi e tempi di uscita, sa leggere il gioco. Pioli già in estate lo ha testato da difensore centrale e se dovesse presentarsi a Udine in emergenza totale non esiterà a piazzare il francese accanto a Bisevac. Ci sono due possibilità di formazione per la partita del rinnovato stadio Friuli. La prima soluzione prevede Basta sulla fascia destra, Konko a sinistra e un tandem formato da Bisevac e da uno tra Gentiletti e Hoedt, se recupereranno. L’altra possibilità, nel caso in cui Gentiletti e Hoedt non fossero disponibili, porta a Konko difensore centrale con Braafheid terzino sinistro. Si vedrà. ATTACCO. Con Lulic squalificato, Milinkovic resta in diffida e si è aggiunto in lista, con il quarto cartellino giallo del campionato, anche Cataldi. Occhio alle ammonizioni pensando ai prossimi impegni con Napoli (mercoledì all’Olimpico) e Genoa (sabato 6 a Marassi). Pioli andrà avanti con il 4-1-4-1. Parolo e Milinkovic a Udine si muoveranno nel ruolo di interni di centrocampo, Candreva si muoverà sulla fascia destra, a sinistra Keita dovrebbe essere confermato nel blocco dei titolari, a meno che il tecnico emiliano non decida di concedere nuovo spazio a Felipe Anderson. Tre partite in sei giorni potrebbero significare un’altra occasione per il brasiliano e chissà come Pioli organizzerà il turnover in attacco tra Djordjevic, Matri e Klose.