Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
La Juve ha giocato a -27 gradi
La sensazione diffusa: «Ci hanno tirato un bel pacchetto...». Melo: «Mi sono sentito male a fine gara»
più efficace è stata catturata negli spogliatoi di Poznan e rimarcata nelle stanze di Vinovo: «Ci hanno tirato un bel pacchetto...». Ma ieri Felipe Melo, parlando al brasiliano globoesporte, ha aggiunto particolari inquietanti: «Ci hanno detto che con il vento gelido la temperatura è arrivata a - 27 gradi. Il piede affondava, io alla fine mi sono sentito male, sentivo il torace stringere. Mai provata una cosa del genere. Ho avuto paura. Per giocare lì bisognava essere Babbo Natale...». INTERPRETAZIONI - Ormai è andata, comunque. E l’essere affrancati da impegni infrasettimanali che possono ripercuotersi sulle partite di campionato a ridosso, è una delle consolazioni, se non dei vantaggi, a margine del verdetto polacco. Altre buone indicazioni da incartare: il carattere confermato, il gioco sviluppato a dispetto del campo da hockey, l’incisività di Iaquinta (sesto gol stagionale: capocanniere con Del Piero e Quagliarella), la maturità del deb Camilleri. E’ il lato buono, o buonista, dell’addio alla Coppa. PATTO - Nessuno aveva calcolato di uscire, l’Europa League non avrà appeal e lascerà scorie pesanti, però nessuno ha mai remato contro: ora che lo sfratto è deciso, la grinta Juve s’avventa tuttavia sul vantaggio di potersi concentrare sugli altri obiettivi. Perché, sulla strada della rifondazione da completare e dei nuovi successi da inseguire, c’è anche la Coppa Italia. Lo slogan di Del Neri diventa slogan della Juve. E diventa un patto, una promessa. Difatti anche Leonardo Bonucci, tra i migliori contro il Lech, dopo aver affidato al proprio sito “l’enorme dispiacere” per l’eliminazione e il “grande rammarico” per le condizioni proibitive, scrive: «Dobbiamo prendere atto di quanto accaduto, farne tesoro per il futuro e spostare immediatamente l’attenzione sul campionato». Luigi Del Neri, intabarrato, dà indicazioni ai giocatori in campo: su un terreno impossibile, la Juve ha conquistato solo un pari, che la esclude dall’Europa League La prematura uscita della Juventus dall'Europa League si è ripercossa anche nella classifica parziale dell'Uefa Team Coefficients guidata dal Chelsea (15.9570) davanti a Manchester United e Real Madrid: i bianconeri sono precipitati al 46° posto (6.5142), preceduti al 43° proprio dal Lech Poznan. La prima squadra italiana è l'Inter (decima).