Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
Maxi: Io alla Juve? Vediamo
L’argentino del Catania: «Si parlino i due club, io sogno di giocare la Champions»
CENTRAVANTI - Quattro attaccanti so- TORINO - Beppe Marotta e Fabio Paratici hanno dormito giusto qualche ora: l’amminisitratore delegato era incollato al telefono quando ancora i negozi di via Roma erano chiusi, il direttore sportivo è rimasto accanto alla squadra a Vinovo nel day after dell’Europa perduta. Nel pomeriggio, i due dirigenti si sono incontrati negli uffici di corso Ferraris e il confronto quotidiano è diventato un pro-memoria sulle nuove strategie di mercato. Lascia un segno, l’eliminazione. Non tanto per gli introiti persi - la vecchia Uefa è tutt’altro che ricca -, quanto per le diverse esigenze che s’affacciano: l’organico attuale diventa sufficiente, dovendo affrontare solo campionato e Coppa Italia, anzi si presta a tagli e incastri indolori in linea con l’auto-finanziamento. no apparsi pochi per coincidenza di indisponibilità: Poznan esempio classico con Iaquinta e Del Piero coppia obbligata, essendo Amauri infortunato e Quagliarella inutilizzabile in Europa League. Adesso, però, appaiono adeguati, peraltro all’occorrenza ci sono Giannetti e Libertazzi. Fatta questa premessa, la Juventus non rinuncerà a dragare il mercato, ma il rinforzo arriverà soltanto se davvero si profilerà “un’occasione”. La trasferta di Catania, in questo senso, chiarirà definitivamente il destino di Maxi Lopez: dopo ammiccamenti, messaggi criptati e “finte”, i dirigenti bianconeri avranno infatti modo di incontrare il presidente siciliano Antonino Pulvirenti e l’ad Pietro Lo Monaco e chiarire la posizione dell’argentino. Se ci fosse disponibilità alla cessione e si profilasse un buon affare (contropartite giovani, conguaglio minimo), allora potrebbe essere allacciata la trattativa. Altrimenti, adios: a caccia di altre opportunità ma senza ansia, in fondo si può rimane
re anche così. PAROLE - Intanto, il centravanti del Catania si prepara a una domenica speciale: «Dovremo dare il 101 per cento, altrimenti ci castigano subito - spiega a Sky Sport 24 -. Hanno calciatori molto forti, in particolare Quagliarella e Del Piero. Alla Juve a gennaio? Non dipende da me, si parleranno i club. Io cerco di fare il mio meglio in campo, voglio giocare le grandi sfide, tornare in Champions League che per un calciatore è il massimo». TOP PLAYER - Un eroe di provincia, come Maxi. O un giovane tipo Macheda o Acquafresca. Difficile, invece, nel nuovo contesto, puntare su un top player se non sbuca l’affarone (leggi prestito). Uno dei sorvegliati speciali, Karim Benzema, potrebbe finire definitivamente fuori mercato per via dell’infortunio di Gonzalo Higuain e... quasi quasi alla Juve conviene, visto che l’alternativa del Real alla soluzione interna è l’irruzione a gennaio su Edin Dzeko, grande obiettivo bianconero per la prossima estate: irraggiungibile adesso perché extracomunitario, rimane infatti un pallino di Marotta pronto a sfidare Manchester City e Bayern Monaco. L’opzione Real non era stata calcolata. Mourinho, tra l’altro, nella rosa dei sostituiti, ha inserito altri due nomi già abbinati alla Juve: Diego Forlan e Emmanuel Adebayor.
SACRIFICI - Tra i partenti, figura Momo Sissoko. Ci sono offerte da Liverpool e Fenerbhace, piace anche alla Lazio, se parte può essere sostituito da un centrocampista giovane e meno costoso: ieri il manager di Raul Baena dell’Espanyol ha dichiarato a calciomercatoweb.com che «Roma e Juve lo hanno visionato», mentre in Scozia abbinano alla Juve Scott Brown, in scadenza con il Celtic. Altro indiziato di cessione è Hasan Salihamidzic: asta affollata in Bundesliga, se la spunta il l’Hoffenheim può decollare la pista Andreas Beck. Un difensore aggiunto, sempre senza strafare, è l’altro obiettivo. Rilancio per Bocchetti, in Spagna scrivono d’un interesse per Eric Abidal (cedibile se al Barça arriva Fabio Contreao), in Francia tirano fuori Taye Taiwo del Marsiglia, ma anche in questo caso Marotta e Paratici vogliono riflettere bene: in fondo, coccolano Frederik Sorensen e Vincenzo Camilleri.
Maxi Lopez, 26 anni, argentino del Catania