Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
SALVIAMO La Disciplinare sanziona l’Irpef BOLOGNA non pagata a maggio e giugno Bologna colpito via il primo punto
Arrivata la penalizzazione, presto ne verranno tolti altri due Inibizione di sei mesi per il presidente Porcedda e l’ad Marras
BOLOGNA - La penalizzazione di 1 punto è arrivata, da ieri il Bologna ha 13 punti in classifica e non i 14 che aveva conquistato sul campo. Poi il male minore, sì, perché contemporaneamente hanno ricevuto una inibizione di 6 mesi sia il presidente Sergio Porcedda che l’amministratore delegato Silvino Marras. Le sanzioni, decise dalla Commissione disciplinare della Federcalcio, riguardano il mancato pagamento dell’Irpef da parte della società rossoblù per il periodo maggio-giugno 2010. Ma va detto che Porcedda ha combinato altri disastri: a esempio, per il mancato pagamento degli stipendi sia ai giocatori che ai tecnici per quanto riguarda i mesi di luglio, agosto e settembre il Bologna rischia altri 2 punti di penalizzazione in classifica. Badate bene: come riportato anche dall’Ansa, non solo Porcedda aveva promesso solenne- mente alla squadra di pagare gli stipendi, ma nelle ore successive lo aveva addirittura garantito anche al pm Valter Giovannini, che nel corso dell’incontro legato alle fidejussioni false gli chiese informazioni su quali fossero le sue reali intenzioni sul domani del Bologna. Non è finita qua, perché al di là dei punti di penalizzazione che di sicuro arriveranno, va aggiunto che nel caso in cui entro tempi brevi il Bologna non fosse rilevato da un’altra proprietà, ecco che difficilmente eviterebbe il fallimento. Nonostante i conti non siano assolutamente disastrosi, tenendo anche conto di quello che è l’attuale patrimonio tecnico. Come annunciato nel tardo pomeriggio di ieri, il Bologna farà ricorso, ma sembra avere pochissime speranze di poter aggiungere di nuovo
quel punto alla sua classifica. LA RABBIA DI LONGO - Ieri Carmine Longo è stato informato della penalizzazione mentre stava raggiungendo Roma in treno. Sapeva che sarebbe arrivata, « il regolamento parla chiaro, c’era poco da fare », ma non ce l’ha fatta a nascondere la sua rabbia, « anche perché siamo la prima società di serie A a incorrere in questo provvedimento ». Che Longo non reputa giusto « non fosse altro per i sacrifici che stanno facendo la squadra e i tecnici ». E’ questo il suo grande rammarico, Longo fa fatica a darsi pace. « I giocatori stanno pagando colpe non loro, meno male che il gruppo Bologna ha dimostrato di avere forza morale, energie e capacità per uscirne fuori. Avete capito bene, perché li conosco questi ragazzi, sono sicuro che sono e saranno più forti anche di queste disavventure. Credetemi, sono di sicuro loro i migliori, la parte buona di tutta questa brutta storia ». Poi Longo è andato oltre, inviando un messaggio forte a tutti gli imprenditori della città di Bologna. « Mi auguro che capiscano la drammaticità della situazione e intervengano subito, prima che possa finire male, molto male». E ancora. «Dopo aver detto che sono fiducioso anche per l’affetto che la gente ci ha dimostrato prima della partita contro il Chievo, aggiungo che ci attende almeno un altro punto di penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi scaduti il 15 novembre, e allora spero fortissimamente che la sensibilità e l’attaccamento professionale del gruppo tecnico trovino una risposta positiva nelle iniziative portate avanti da alcune cordate per l’acquisizione del Bologna».