Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
Sport&scuola insieme ritorna «SegnalEtica»
BUCAREST - Insiste, anzi alza il tiro. Il Chelsea non ha alcuna intenzione di rinunciare ai 17 milioni di euro che Adrian Mutu, calciatore della Fiorentina, gli deve per risarcimento dei danni d'immagine. E infatti, come ha riferito il quotidiano romeno «Evenimentul Zilei», il club inglese si è rivolto alle autorità americane per chiedere il sequestro delle sue due proprietà a Coral Gables e a Miami.
La prima è una casa di un valore stimato intorno ai due milioni di dollari, per la precisione, 1.7 milioni di dollai, acquistata nel 2008 da Mutu per 3.6 milioni di dollari. La seconda, invece, è una villa del valore di 600.000 dollari, comprata dal giocatore viola tre anni fa per 1.4 milioni di dollari.
E ci sono anche le prime reazioni, a parlare è il manager di Mutu: « La notizia è giunta anche a me all'orecchio, ma non credo che possano togliere le case a Mutu », ha dichiarato al giornale Victor Becali.
Adesso si attendono nuovi sviluppi ed eventuali colpi di scena. Per Mutu una storia infinita.
Scuola&sport, uno stile di vita. Ancona è stata teatro della Giornata della Cultura Sportiva. Ieri presso la sede del Coni Marche si è tenuta la seconda edizione de “La Giornata della Cultura Sportiva & SegnalEtica”, organizzata dal Movimento per l’Etica e la cultura nello Sport, che ha presentato ad oltre 300 alunni delle scuole secondarie di primo grado delle Marche il concorso SegnalEtica.
Interventi del presidente del Movimento Gianni Rivera, Paolo Del Bene, socio fondatore del Movimento, Michela Ionna, Ufficio Scolastico Regionale Marche e Tarcisio Pacetti, Presi- dente del Panathlon International Ancona. Ha moderato Luigi Capasso. Rivera ha sottolineato: « E’ un piacere per me essere ancora qui. Vogliamo insegnarvi uno stile di vita sano e corretto, che è utile adesso a scuola e da grandi sul lavoro» . Parole riprese da Michela Ionna ha espresso soddisfazione per il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di scuole.
Le Giornate della Cultura Sportiva si svolgeranno in ogni Regione partecipante – 8 in questa seconda edizione - dove un incontro dibattito presenterà il concorso. Per il Concorso SegnalEtica gli alunni avranno tempo fino a febbraio 2011, per elaborare i loro pensieri sull’etica sportiva. Il tema di quest’anno per il Concorso SegnalEtica è: realizza l’“Eti-Sport-Spot”.
Gli alunni devono realizzare uno spot sul tema dell’etica sportiva, poi una apposita Commissione li valuterà. Le scuole partecipanti saranno invitate a Roma alla “Festa Nazionale dell’Etica nello Sport”, che si terrà a primavera 2011 presso il Centro dell’Acqua Acetosa. Qui gli alunni si cimenteranno in diversi sport seguiti da istruttori federali. I punteggi ottenuti nelle gare e nel concorso decreteranno “Campione dell’Etica nello Sport”, una scuola per ogni regione. Presentata anche la 2ª edizione di Eticamp, il camp socio-pedagogico-sportivo rivolto ai bimbi dai 7 ai 14 anni che si svolgerà a Chianciano a luglio 2011. ROMA - « Abbiamo messo a disposizione 25 milioni di euro per il restauro del Colosseo. Non sono a capo di nessuna cordata, non esiste ». Così Diego Della Valle nel corso di una conferenza a Roma. « Mesi fa, come gruppo Tod's, abbiamo dato la disponibilità al sindaco di Roma e al ministero dei Beni culturali a finanziare il restauro completo del Colosseo, perché ci sembrava doveroso - ha spiegato - fare qualcosa di concreto. Ora aspettiamo di sapere se riusciranno a portare avanti questo progetto con noi. Non abbiamo intenzione di utilizzare que- ste sponsorizzazioni a scopi commerciali. Non vedrete mai una borsa, o una scarpa appese al Colosseo... Siamo solo un'impresa italiana che va bene e che ha voglia di fare qualcosa di buono per il nostro Paese ».
Interpellato su eventuali altri sponsor, Della Valle ha detto: « Se ci sono altri che vogliono farlo, lo facciano. Noi non abbiamo partecipato al bando perché ci veniva chiesta la responsabilità dei lavoratori, noi mettiamo a disposizione i finanziamenti. Quello che è importante, è fare qualcosa subito. Non vorrei che si verificasse un altro caso Pompei».