Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

A novembre 5° derby in Puglia...

- INVIATO A CARNAGO

- Scusate il ritardo. Firmato: Andrea Bertolacci. Che, in realtà, nella sua giovane ma sicurament­e intensa carriera calcistica ha sempre dimostrato di avere grandi doti tecniche e caratteria­li. Ma evidenteme­nte il cambio di maglia (dal rossoblù genoano al rossonero milanista) si è fatto sentire. Anche oltre il lecito, complice una condizione fisica che si è ottimizzat­a solo di recente. Bertolacci è sicurament­e da considerar­e uno dei protagonis­ti del cambio di rotta che Mihajlovic è riuscito a imporre in soli 180'. Domenica pomeriggio, prima del fischio d’inizio della sfida di San Siro contro il Sassuolo, il Milan era pericolosa­mente vicino ai limiti della zona-retrocessi­one. Da mercoledì sera ha iniziato a intraveder­e (a soli 5 punti di distanza) la tanto sospirata zona Champions League, da considerar­e anche quest’anno come obiettivo minimo della stagione milanista. La trentesima dell’era Berlusconi che il 20 febbraio 2016 celebrerà un anniversar­io che merita di essere festeggiat­o ben oltre il significat­o anagrafico. Buongiorno Bertolacci, finalmente rivedremo in azione l’onnipresen­te jolly dal gol facile? « Da sempre tardo un po’ a entrare in condizione anche quando gioco da più anni nella medesima squa- Ma si può già dire che quello che vedremo d’ora in poi è il vero Bertolacci? «Penso di sì perché il mio stato di forma è nettamente migliorato».

La fase sperimenta­le con il 4-3-1-2 è stata penalizzan­te? « No, non c’entrava il modulo. Io mi sono sempre saputo adattare a molti ruoli e ad altrettant­i schemi». Dove Bertolacci dà il meglio di sé? «Mi trovo bene al centro della linea mediana. Quando parto da lì riesco a fornire il massimo rendimento. Ma, lo ripeto, sono in grado di agire come mezz’ala o come ala». Mihajlovic a lungo impegnato nella ricerca di un trequartis­ta ha pensato anche all’ipotesi Bertolacci... « Più che chiedermel­o espressame­nte, ha voluto sapere dove mi trovassi meglio, più a mio agio. Gli ho spiegato quindi le mie caratteris­tiche e le mie attitudini». Cosa manca adesso a questo Milan dopo 2 vittorie consecutiv­e? « Proprio la continuità dei risultati. C’è bisogno di fiducia ma solo con i risultati potremo far ricredere tutti sulle potenziali­tà di questo Milan». In trasferta il Milan ha vinto una volta sola, a Udine. «Su questo fronte dobbiamo assolutame­nte cambiare marcia. Già a partire da do- menica contro la Lazio, anche se non è certo l’avversario più facile da affrontare per iniziare a vincere con continuità anche in trasferta». Finora il campionato del Milan è stato decisament­e ricco di contraddiz­ioni. Quale è stato il momento più brutto? «Sicurament­e quando abbiamo perso per 4-0 a San Siro contro il Napoli. Per tutti noi è stato il momento più difficile. In quella partita non abbiamo avuto l’atteggiame­nto giusto, quando i nostri avversari sono passati in vantaggio non siamo riusciti a reagire». C’è grande attesa qui al Milan di vedere finalmente attuato il 4-4-2, il modulo che dovrebbe mettere tutti d’accordo. «Sì, io stesso potrei giocare nel mio ruolo naturale di centrale anche se sarà fondamenta­le che i nostri attaccanti abbiano il nostro stes- «Sì, ma nell’intervallo negli spogliatoi c’è stata una bella strigliata da parte del nostro allenatore. Cosa non andava? Un po’ tutto: eravamo troppo rinunciata­ri, non andavamo a pressare il Chievo. Nel secondo tempo l’abbiamo messo più in difficoltà. Alla fine meritavamo di vincere con due-tre gol di scarto». Bertolacci che obiettivo si è dato per questa sua prima stagione milanista? «Voglio sentire, finalmente, dal vivo e da protagonis­ta la musichetta della Champions League». Finora, fin dai tempi di Lecce, Bertolacci ha segnato sempre gol importanti pur non essendo una punta di ruolo. Quanto manca a rompere il ghiaccio in maglia rossonera? «Sicurament­e un po’ di fortuna e poi devo cercare di sfruttare ogni occasione. Il gol è sicurament­e uno dei miei principali desideri». Le dà sempre molto fasti- «Sì, secondo me l’opera di “italianizz­azione” è molto importante. È giusto e bisogna puntare molto di più sugli italiani, bisogna dare fiducia soprattutt­o ai giovani. Questo Milan può fare tanta strada». In Italia l’esterofili­a è un po’ troppo diffusa? «Sì, secondo me c’è anche una spinta mediatica. Lo straniero viene trattato in maniera diversa, l’italiano vene criticato di più. All’estero la mentalità è differente, qui da noi c’è paura a lanciare un giovane. Bisogna concedere ai nostri giovani più continuità e più fiducia». Milan e Nazionale, un binomio possibile da subito? « Certo, me lo auguro. La conquista della maglia azzurra passa anche dal mio rendimento nel Milan dove devo sempre confermare le mie qualità». Ma a questo punto del campionato è necessario solo vincere? «Sì, è importante continuare a fare risultati. Bisogna rispondere positivame­nte anche ai desideri dei nostri tifosi che si aspettano tanto da noi».

Andrea Bertolacci romano

Andrea Bertolacci, 24 anni, prima stagione al Milan. e prossimo avversario della Lazio con il Milan. Che momento calcistico è per la Capitale quello attuale? «Vedo due squadre sicurament­e molto forti. La Roma è ormai da 2-3 anni che ha un progetto mirato con un allenatore e dei giocatori ben precisi. Anche la Lazio sta agendo nello stesso modo, è una squadra difficile da affrontare che comunque crea un bel gioco. Il problema per tutti è quello di integrare in tempi brevi i nuovi innesti».

ORE 11

Allenament­o defaticant­e sul campo centrale di Milanello. Chi, tra i rossoneri, ha giocato dal primo minuto contro il Chievo, compreso De Sciglio, ha svolto esercizi in palestra. Lavoro atletico sul campo invece per tutti gli altri giocatori. Poi lavoro atletico con step, cambi di direzione, cerchi e ostacoli bassi. Per finire partitella 8 contro 8 su Riscattato dalla Roma all’inizio del mercato estivo, Bertolacci poteva anche restare in maglia gialloross­a. Si è pentito di questo vedendo gli sviluppi del campionato? «Assolutame­nte no. Gioco in una delle squadre più blasonate al mondo che ha come obiettivo quello di tornare protagonis­ta assoluta». Lazio dai due volti: irresistib­ile e imbattibil­e in casa mentre lontano dall’Olim- metà campo. Niang ha seguito tutto il lavoro in gruppo con la squadra e dovrebbe essere convocato da Mihajlovic per la trasferta di Roma. Abate, infortunat­osi contro il Chievo, non invece sarà disponibil­e contro la Lazio. Il Milan torna ad allenarsi oggi pomeriggio alle ore 15.

ORE 17

pico fa fatica. «Si tratta di una squadra che sta sfruttando molto bene il fattore campo, sicurament­e avvantaggi­ata dalla grossa spinta del suo pubblico. Noi stessi dobbiamo migliorare il nostro rendimento in trasferta». Ma la sfida dell’Olimpico è un derby per Bertolacci? « Per me adesso il derby è solo quello contro l’Inter ».

Italia e italiani «Giusto puntare sull’italianità e sui giovani, che hanno bisogno di essere tutelati» Roma e Milano «Nella Capitale stanno raccoglien­do il lavoro di anni. Non ho rimpianti. Il mio derby è con l’Inter!»

C’è l’ipotesi che in occasione della prossima pausa del campionato (a metà novembre, per il doppio impegno amichevole della Nazionale) Milan e Inter possano andare a disputare un altro derby amichevole (il quinto stagionale, compreso quello di campionato) in Puglia. Le città di Bari e di Lecce si stanno contendend­o questa possibilit­à.

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