Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
A Mancini piace Mertens
La caccia all’attaccante del Napoli continua, ma il muro di De Laurentiis sembra reggere
Progetto Mertens. Va avanti dalla scorsa estate e non si è fermato né davanti al muro eretto da De Laurentiis (è uno dei suoi giocatori preferiti) né quando si è chiuso il mercato. Al contrario, in casa Inter hanno proseguito a tessere la tela anche nelle settimane successive. Perché l’esterno belga continua a piacere parecchio, visto che, al di là delle indubbie doti, conosce il calcio italiano (è alla terza stagione in serie A) e ha già fatto dimostrato di saper fare la differenza. Il fatto è che in questa annata, segnata dall’avvicendamento in panchina tra Benitez e Sarri, Mertens è sostanzialmente una riserva. Nel senso che, con l’allenatore spagnolo, le rotazioni erano decisamente più frequenti, mentre ora il tecnico italiano sembra voler puntare il più possibile su undici titolare. Così Mertens si è ritrovato a partire dalla panchina in 9 delle prime 12 giornate di campionato. Grazie al lavoro come intermediario di Branchini (ultimamente assai vicino alle faccende nerazzurre), ponte diretto con l’entourage del giocatore, corso Vittorio Emanuele porta avanti il suo corteggiamento con grande insistenza. Lo scenario temporale non è tanto gennaio, ma la prossima stagione. Anche perché l’operazione sarebbe tutt’altro che low-cost. MURO NAPOLI. L’idea è quella di convincere Mertens, così da provare ad ammorbidire le resistenze del Napoli. Al momento, però, i segnali sono di tutt’altro tenore. Dal club partenopeo, infatti, viene ribadito che il giocatore è incedibile, che è parte integrante del progetto e che nessuno ha mai pensato di privarsene. Certo, davanti alla cosiddetta “offerta indecente”, qualche valutazione potrebbe anche cambiare. Ma è tutto da verificare che l’Inter sia pronta a presentare una proposta irrinunciabile, anche in caso di conquista di un posto in Champions e i conseguenti benefici per il bilancio. Peraltro, il contratto di Mertens è in scadenza soltanto nel 2018, quindi non ci sarebbero i margini per forzare la situazione pur essendo in stand-by i discorsi per il rinnovo fino al 2020. Insomma, l’affare Mertens, per l’Inter, in questo momento ha tutta l’aria di essere una sorta Everest, quindi una scalata lunga e complicata. Ma non necessariamente un percorso a cui rinunciare in partenza. Anche perché dall’entourage di Mertens, e nello specifico dal suo agente Lerby, non sarebbero arrivati segnali di chiusura, ma comunque di disponibilità a discutere della situazione e di eventuali prospettive. Avanti, quindi. Meglio, però, se a fari spenti. ALTRE PISTE. Ad ogni modo, se l’interesse per Mertens va avanti ormai da alcuni mesi, non si tratta ovviamente dell’unica pista per rinforzare la batteria di esterni offensivi per la prossima stagione. Al contrario, il “file”, a disposizione sia di corso Vittorio Emanuele sia della Pinetina, oltre che essere in continuo aggiornamento è decisamente ricco di opzioni e alternative. Insieme al giocatore del Napoli, spiccano Bellarabi, Feghouli e Pjaca. Per il primo, come per Mertens, occorrerebbe un investimento particolarmente ingente, tenuto conto che il Bayer Leverkusen lo valuta oltre i 20 milioni di euro. La vera opportunità potrebbe essere il secondo, in ragione del contratto in scadenza con il Valencia. Ma le sue intenzioni non sono ancora chiare, sembra, infatti, che voglia provare fino all’ultimo a trovare un accordo con il club spagnolo, mentre in attesa ci sono pure Tottenham e Manchester United. Peraltro, Restando in ambito di giocatori in scadenza, ci sarebbe anche Carillo dello Sporting Lisbona. Per completare il quadro, non è da escludere nemmeno una scelta di maggiore prospettiva, vale a dire Pjaca, il nuovo gioiello croato. In questo caso, le manovre nerazzurre sarebbero agevolate dai buoni rapporti con la Dinamo Zagabria e con i suoi rappresentanti.
Il contratto del belga scade nel 2018 però con Sarri non è più titolare e l’Inter ci prova Le alternative non mancano: Bellarabi, Feghouli e Pjaca. Poi c’è Carillo in scadenza