Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
Effetto Mangia: Cacia in gol e l’Ascoli lotta
Il bomber s’è sbloccato anche grazie a un’invenzione di Bellomo, ma è il gruppo a funzionare
Vincere è la migliore medicina per guarire e per tornare a vincere. Soprattutto dopo 5 sconfitte consecutive che avrebbero steso anche un toro marchigiano. L’Ascoli di Devis Mangia no. Anzi la sofferta vittoria sul Perugia di Bisoli, che al Del Duca ha incassato il 4º gol esterno dei 7 complessivamente subiti in 13 gare di campionato, conferma che c’è della vita nel gruppo bianconero. Altro che se c’è. Mettere sotto gli umbri non era scontato, peraltro giocando con un uomo in meno per 32 minuti nella ripresa dopo l’inopinata espulsione di Bright Christopher Addae per fallo d’impeto su Lanzafame, ma senza cattiveria, che avrebbe anche potuto essere solo sottolineato con un rimprovero verbale dal fiscalissimo Baracani,visto che la precedente ammonizione era nata da un diverbio sempre del centrocampista ghanese con l’attaccante perugino. SACRIFCIO. Arroccatosi a difesa del prezioso vantaggio, l’Ascoli avrebbe potuto anche chiudere la contesa con un paio di occasioni costruite in contropiede dopo la clamorosa traversa di Grassi prima della rete di Cacia. Già, il ritorno al gol dell’ex cecchino catanzarese è la grande novità della giornata dopo la vittoria. «Noi siamo stati squadra - sottolinea il tecnico Devis Mangia, alla sua seconda panchina con l’Ascoli -, abbiamo lottato e sofferto. Il Perugia? L’unica vera occasione l’ha avuta al 95’ su un colpo di testa in mischia. Abbiamo concesso poco, fallendo un paio di oppurtunità che avrebbero potuto permetterci di non soffrire così tanto nel finale. Comunque è questo l’Ascoli che serve a me, una squadra che sappia fare gare importanti dal punto di vista dell’intensità e della tensione agonistica. Magari con un pzzico di concretezza in più». ECCO CACIA. Per risalire la classifica non si potrà prescindere da Cacia, il cecchino arrivato dal Bologna non ancora al meglio della condizione (ha lamentato la scorsa settimana fastidi tendinei che gli hanno impedito di allenarsi bene) capace tuttavia di far compiere all’Ascoli il salto di qualità. Il gol con cui ha piegato il Perugia lo fa intendere: verticalizzazione di Bellomo che si libera a modo suo di un paio di avversari, stop a seguire, difesa umbra tagliata fuori e pallonetto per depositare la sfera alle spalle di Rosati. COMPATTI. Ecco cosa si aspetta Mangia dal suo bomber, il quale in un lungo dopo gara chiarisce anche qualche attrito appellandosi al gruppo e alla coesinone con la piazza. «Il gol? E’ nato da un’azione perfetta che racchiude tutte le caratteristiche mie e di Nicola che ha colpi magici. Ma questa è stata una vittoria del gruppo. Nel calcio se riesci a mettere qualcosa in più in campo si può vincere anche in dieci. Io non sono mai stato un attaccante che mangia l’erba o che si porta tre o quattro difensori avversari dietro. Per rendere ho sempre avuto bisogno di un certo tipo di gioco e di essere servito in un certo modo. Un messaggio ai tifosi? Ci siamo parlati, a volte le critiche non aiutano. L’Ascoli ha bisogno di tutti». Con il posticipo di Cagliari alle porte è davvero così!