Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

A Bologna in 22.000 per gli azzurri e la pace

In campo ha sventolato la bandiera francese

- Di Furio Zara BOLOGNA

Il rigore di Chiriches su Eder che non è stato concesso dal direttore di gara Siam pronti alla morte l'Italia chiamò, ma non è mica vero. Siamo pronti a tornare a vivere la nostra banale normalità, dicono i ventiduemi­la e passa che si sono dati appuntamen­to per questa amichevole incellopha­nata di tensione. E quando gli italiani al Dall'Ara urlano l'inno più forte del solito è solo per scacciare via la paura e l'ansia e l'angoscia seminate in questi giorni di terrore. Così tornare alla normalità significa inveire contro l'arbitro per un fuorigioco fischiato ad El Shaarawy, esultare per i gol, fare la fila per un selfie con Ferrero che in tribuna fa il Ferrero; riprenders­i la propria normalità significa persino intonare - purtroppo sì - cori idioti, come quando dalla curva Bulgarelli parte «Chi non salta romeno è» e saltellano tutti allegramen­te, anche i bambini delle scuole calcio, poveri loro perché non sanno quello che fanno.

VINCE LA GENTE. Normalità batte paura, questa è la sentenza del Dall'Ara. Il terrore sparso in questi giorni e la nera consapevol­ezza che anche uno stadio può venire violato, vengono silenziati subito, al fischio d'inizio, quando la partita assume i contorni di una banale partita di calcio, con i cori, le bandiere che sventolano, gli striscioni srotolati nelle due curve, i fischi, sì, persino i fischi che partono all'annuncio delle formazioni, con la curva San Luca che si riempie di tifosi della Romania, fieri di far parte di una comunità che a Bologna ha numeri da record in Italia: sono 23.000 i romeni residenti in città.

LA MARSIGLIES­E. All'ingresso in campo El Shaarawy e Florenzi, gli ultimi della fila azzurra, tengono i lembi della bandiera francese, che verrà poi mostrata al pubblico da Buffon. Si gioca con il lutto al braccio e una maglia speciale in memoria delle cinquantas­ei vittime del rogo del Colectiv Club. Prima del fischio d'inizio parte la« Marsiglies­e », che viene accompagna­tadal battito di mani degli spettatori. (Curiosità: la «Marsiglies­e» la compose un italiano, il vercellese Giovanni Battista Viotti). Il minuto di raccoglime­nto, per una volta, è tale. Il silenzio cala sul Dall'Ara come un'urgenza, ognuno riempie dei propri pensieri l'omaggio alle vittime di Parigi.

MISURE DI SICUREZZA. La stretta alle misure di sicurezza era stato decisa dal prefetto Ennio Mario Sodano; in una riunione che si era tenuta la mattina successiva agli attentati di Parigi. C'erano centocinqu­anta agenti a presidiare il Dall'Ara; fin dal pomeriggio. Blindato il giusto, lo stadio di Bologna. I controlli sono più accurati del solito, ma ci si sbriga in fretta. Gli agenti di polizia sono anche all'interno dell'impianto, chiedono agli spettatori di aprire gli zainetti, ne verificano il contenuto, ma tutto si svolge senza problemi. Gli steward sono circa duecento, siamo nella media che c'è per le partite interne del Bologna. Il pullman della nostra nazionale era arriva- to un'ora e mezza prima del fischio d'inizio, con un dispositiv­o di sicurezza più numeroso del solito.

ATMOSFERA. L'atmosfera al Dall'Ara è ostinatame­nte serena, sicurament­e vigile, ma non ansiosa. Quando lo speaker dello stadio mette musica a palla, come da repertorio in quella discoteca ambulante che è diventata l'attesa delle partite, arriva la notizia che lo stadio di Hannover è stato evacuato per un allarme bomba. Si sarebbe dovuta giocare Germania-Olanda. Si gioca invece Italia-Romania, ed è una girandola di gol, fino al 2-2 finale. Gli spettatori battono le mani alle rispettive squadre, ma la sensazione è le battano più che altro a loro stessi, a questa ritrovata normalità, alla voglia di riappropri­arsi della propria vita e di farlo dentro uno stadio, palpitando per un pallone che rotola.

L’inno della Francia accompagna­to con il battito di mani Una maglia speciale per commemorar­e Controlli severi ma senza troppe code. Alla fine ha vinto la voglia di andare avanti

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