Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

LA SFIDA Wembley vince contro il terrore

Stadio blindato, in 90 mila cantano la Marsiglies­e

- Di Andrea Ramazzotti

In 90.000 hanno cantato la Marsiglies­e. Con il cuore ferito dai tragici attentati di venerdì, ma anche con l’orgoglio di due nazioni che non vogliono inchinarsi di fronte ai terroristi.

E’ stata una notte da ricordare quella di ieri sera a Wembley, la notte in cui Inghilterr­a e Francia hanno ricordato con il lutto al braccio le vittime della capitale francese in uno stadio interament­e dipinto con il tricolore francese (blu, bianco e rosso anche l’arco che sovrasta l’impianto; visibile dall’esterno il motto della rivoluzion­e “Liberté Egalité Fraternité”). Per l’amichevole di lusso tra due delle nazionali che saranno protagonis­te al prossimo Europeo c’erano il principe William, il primo ministro David Cameron e il sindaco della capitale inglese: anche loro, dopo aver deposto a bordo campo corone di fiori, hanno aderito all’appello dello speaker che aveva chiesto a tutti di tirar fuori la voce e di cantare l’inno francese. Lo hanno fatto senza bisogno di leggere le parole che scorrevano sui maxi schermo e che erano state pubblicate dai tabloid negli ultimi due giorni perché tutti imparasser­o l’inno.

E’ stato questo il momento più toccante insieme al minuto di silenzio, osservato dai giocatori mischiati e abbracciat­i a centrocamp­o. Occhi lucidi un po’ ovunque, con Lassana Diarra che negli attentati ha perso una cugina, rimasto con lo sguardo basso, e le forze dell’ordine sempre attente, dentro e fuori l’impianto. Una partita che, nelle ore successive agli attentati, sembrava destinata a non giocarsi, ma che poi la Federazion­e francese, per dare un segno di forza, aveva confermato, con il sostegno di quella inglese.

CHE BUNKER. Complici i rinvii di Belgio-Spagna e di Germania-Olanda, la tensione per il rischio di nuovi attacchi dell’Isis ieri si avvertiva intorno a Wembley, ma tutto è filato liscio. Cinquemila i militari in assetto di guerra e con il dito sul grilletto che hanno presidiato la zona scortando per tutta la giornata le due nazionali.

La paura, però, ha lasciato presto spazio alla speranza e alla voglia di ribellarsi al terrorismo. Il resto lo hanno fatto le due squadre, brave a dar vita a un match non certo giocato a mille all’ora, ma a tratti divertente per merito dell’Inghilterr­a.

LA PARTITA. I padroni di casa hanno giocato meglio soprattutt­o nel primo tempo chiuso avanti grazie a un gran tiro da fuori di Dele Alli (leggera deviazione di Koscielny). I Bleus si sono visti poco anche perché Deschamps ha inizialmen­te tenuto in panchina Pogba, entrato a inizio ripresa e sfortunato protagonis­ta dell’azione del 2-0 segnato da Rooney su cross di Sterling (è stato lo juventino a perdere il pallone a metà campo).

La Francia ha provato ad accorciare le distanza con Martial e con un tiro di Pogba, ma Butland ha rischiato poco o niente. Dopo il commosso applauso all’ingresso in campo di Lassana Diarra e la girandola di cambi, il fischio finale e gli abbracci tra Deschamps e Hodgson, ma soprattutt­o tra i giocatori, mai così uniti come ieri sera a Wembley.

In campo Diarra che negli attentati ha perso la cugina E’ gara vera e va agli inglesi per 2-0

 ?? GETTY IMAGES ?? Un cartello, una preghiera, due sorrisi...
GETTY IMAGES Un cartello, una preghiera, due sorrisi...
 ?? ANSA ?? Pogba e Diarra, che ha perso una cugina
ANSA Pogba e Diarra, che ha perso una cugina
 ?? GETTY IMAGES ?? I colori francesi nelle luci di Wembley
GETTY IMAGES I colori francesi nelle luci di Wembley
 ?? GETTY IMAGES ?? Tanti modi per esprimere vicinanza alla Francia
GETTY IMAGES Tanti modi per esprimere vicinanza alla Francia

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