Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
Biglia firma il blitz, l’Argentina si rialza
Prima vittoria in quattro partite, Martino respira. Super Di Maria, palo di Dybala
Ci pensa Lucas Biglia a portare fuori dalle secche della crisi l'Argentina. Nel giorno della partita perfetta il laziale segna anche il suo primo gol in nazionale, che regala il primo successo in queste eliminatorie e sul campo della temibile Colombia, messa però al muro da una Seleccion concreta e decisa.
PRIMA VOLTA. Parte subito forte la Colombia ai 28 gradi di Barranquilla e soprattutto l’89% di umidità, ma è una illusione per i 45.000 che riempiono lo stadio, perchè l'Argentina ci mette poco a prendere in mano le redini dell'incontro e avverte la difesa avversaria al 12': Di Maria scappa sulla sinistra, palla al centro per il Pipita Higuain, che però manda sopra la traversa. I padroni di casa non hanno centrocampo e la difesa di conseguenza comincia a soffrire le folate avversarie è Di Maria, lo dice anche la maglia, numero 10, il faro e il più pericoloso e accanto a lui, nonostante sia una partita quasi già da ultima spiaggia, prendono coraggio anche i compagni di squadra. Ci vuole poco per arrivare al vantaggio: questa volta è Banega a correre nella metà campo avversaria sguarnita, la palla va sulla destra a Lavezzi che centra, la difesa balla come non mai, c'è anche il liscio di Palacio e per Lucas Biglia (che aveva partecipato all'azione dall'inizio) è uno scherzo infilare la porta sguarnita. È il primo gol nella nazionale maggiore per il centrocampista della Lazio in 36 incontri. Un premio al gioco degli ospiti, che pur non giocando un calcio stellare, approfittano di una Colombia confusionaria, che è nulla in Macnelly Torres, va a sprazzi con James Rodriguez e soprattutto inguardabile in fase difensiva. Per trovare una occasione la Colombia deve aspettare, al 36', un errore di Funes Mori, la palla arriva a Bacca, Romero ci mette un po' di tutto e i colombiani protestano per un rigore che probabilmente non c'era. BIGLIA DOMINA. Inevitabile il cambio all'inizio della ripresa: entra il sampdoriano Muriel, eroe a Santiago contro il Cile venerdì scorso, fuori Macnelly. Ma non cambia molto la situazione: l'Argentina, con Biglia sempre presente (sia in fase difensiva che al momento di proporre l'azione, il migliore nella Seleccion), controlla la gara, chiude gli spazi, raddoppia su James e quando va in avanti mette sempre in appresione la retroguardia di casa. Ma è con l'ingresso di Cardona (al posto di Gutierrez) che la Colombia ci prova di più, ma senza rendersi pericolosa. Al 32', un colpo al collo in un contrasto con Bacca, è Mercado a uscire dal campo con un collarino. Al 35' ancora Biglia, inesauribile, lancia Dybala (entrato per Higuain). Lo juventino segna, ma l'arbitro annulla per fuorigioco (molto dubbio) E all'44' c'è anche il palo di Dybala, ma pe rla Colombia è troppo tardi, l’Argentina. (roz/ecp)