Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
Paura bomba ad Hannover non si gioca
Annullata Germania-Olanda stadio evacuato a 90’ dall’inizio
Una seria minaccia di attentato con matrice islamista nello stadio di Hannover ha impedito ai campioni del mondo di Joachim Löw di giocare la controversa amichevole con l'Olanda, quattro giorni dopo la sconfitta della Germania nella notte delle bombe in casa della Francia. In un'autoambulanza nel parcheggio della HDI-Arena, dove era in programma l'ultima uscita della Germania quest'anno, sarebbe stato rinvenuto un ordigno esplosivo. Inoltre sarebbe stato avvistata nei pressi una persona che figura nell'elenco degli oltre 500 terroristi islamisti "dormienti" in Germania. Il ministro dell'Interno De Maiziere in serata non ha voluto chiarire in conferenza stampa i motivi della decisione «per non creare turbamento nell'opinione pubblica e per non pregiudicare interventi simili in futuro», ma è stato specificato che non sono stati compiuti arresti.
Il pericolo sarebbe stato segnalato dai servizi segreti francesi. Novanta minuti prima del fischio d'inizio alle 20,45 è stato sgomberato lo stadio, dove erano attesi 50mila spettatori. La zona è stata recintata con l'avviso "Achtung Lebensgefahr" (pericolo di vita). La gente in arrivo è stata invitata a tornare subito a casa. Le due squadre non erano ancora arrivate. Sono state avvisate quando erano a 5 chilometri dallo stadio. I tedeschi hanno potuto tornare a casa già in serata. Per gli olandesi è stato organizzato un volo speciale. Alle 20,30 era attesa la cancelliera Angela Merkel accompagnata da uno stuolo di ministri per dimostrare in diretta tv la fermezza del governo nell'emergenza contro il terrorismo e la solidarietà del mondo dello sport con le vittime della violenza. Non vi sono stati incidenti, né scene di panico. Al momento dell'evacuazione c'erano solo poche centinaia di persone sulle gradinate. Gli addetti stavano preparando la coreografia tricolore della serata che intendeva manifestare il cordoglio dei tedeschi con i morti di Parigi e l'amicizia con il popolo francese. E' stata anche parzialmente chiusa la stazione ferroviaria di Hannover ed evacuata la TUI-Arena dove era in programma un concerto. La gara voluta dalla politica sarebbe stata disputata però controvoglia dai giocatori.
I GIOCATORI. Adesso si discuterà sulle ricadute pratiche e psicologiche sul calendario della Bundesliga del clamoroso dietrofront di Hannover. Il gruppo di Löw, compreso lo stesso Ct, non voleva giocare, oltretutto nello stesso stadio di Hannover in cui nel 2009 era stato celebrato solennemente dalla Federcalcio (Dfb) il funerale del portiere suicida Robert Enke. La sua tragica morte fece cancellare Germania-Cile in programma in quei giorni. «Siamo uomini, non macchine», ha spiegato Gündogan in tv l’atteggiamento dei giocatori e del tecnico dopo la drammatica notte in bianco nello Stade de France. «I giocatori hanno avuto paura», ha ammesso il d.g. Bierhoff. Poi, la decisione di Dechamps di giocare comunque a Londra ha spiazzato Löw. Il mancato svolgimento della partita rischia di costare circa 4 milioni per mancati introiti. Le ultime resistenze dei nazionali erano cadute sotto le pressioni di Angela Merkel e dei dirigenti della Dfb. All’esigenza governativa di onorare l’asse franco-tedesco si erano unite le preoccupazioni dirigenziali di evitare nuovi traumi dopo le burrascose dimissioni del presidente Niersbach per lo scandalo dei fondi neri di Germania 2006. Il successore dovrà fare l’equilibrista tra il settore dilettanti (una massa di oltre 6 milioni di affiliati) e la Lega professionisti (Dfl). In corsa anche Bierhoff, molto stimato dai club. I comitati regionali ieri hanno candidato Reinhard Grindel, attuale tesoriere della Dfb e deputato della Cdu (il partito democristiano della Merkel). Nel doppio incarico, i suoi critici vedono un pesante conflitto d’interessi.
Un ordigno sarebbe stato trovato nei pressi dello stadio Merkel e squadre non erano arrivate