Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
Witsel, dono di Champions
Battendo la Juve, le ambizioni salirebbero: il colpo sarà possibile
Per la Champions, ma anche per il mercato. La verità è che buona parte del resto della stagione del Milan ruota attorno alla sfida di sabato con la Juventus. Perdere, infatti, con automatico sorpasso dei bianconeri, vorrebbe dire mettere da parte, più o meno definitivamente, ogni velleità di tornare nell’Europa che conta. Mentre un pareggio lascerebbe inalterata la situazione, consentendo al Diavolo di aggrapparsi ad una calendario favorevole, ma comunque da sfruttare senza incertezze. Un successo, invece, avrebbe il sapore di una svolta, visto che si tratterebbe di una dimostrazione di forze, con conseguente over-dose di entusiasmo. E quell’entusiasmo potrebbe trascinare pure Berlusconi.
DA PALERMO ALLA RUSSIA. Il patron rossonero, infatti, è rimasto deluso finora dai risultati e dal gioco esibito dalla squadra di Mihajlovic. Tuttavia, nel momento in cui dovesse trovare corrispondenza sul campo degli sforzi effettuati sul mercato durante l’estate, allora ci potrebbe anche essere margine per un nuovo colpo. Un innesto capace di alzare la qualità del Milan, aumentandone le chance almeno per la rincorsa Champions. Già, ma di chi si tratterebbe? Una prima idea è stata quella di Vazquez, ma poi Zamparini ha frenato tutto e così il mirino si è (ri)spostato su Witsel. In ogni caso, il fronte per il “Mudo” è tutt’altro che chiuso: a meno di cambi di rotta, però, si continuerà a lavorare in vista della prossima stagione. L’idea è di definire subito i termini dell’operazione, per poi completare il trasferimento a giugno. Sul tavolo, si sarebbero una quindicina di milioni, il cartellino di Suso e il prestito di Josè Mauri. Mentre per Vazquez pronto un quinquennale da 1,5 milioni. Tornando a Witsel resta il nodo del prezzo, perché in queste settimane lo Zenit San Pietroburgo lo ha nuovamente innalzato su quota 30 milioni di euro. Ma a gennaio manca ancora un mese abbondante e non è da escludere che possa accadere quanto successo sul finire del mercato estivo, ovvero che la disponibilità del club russo a lasciar andare il suo gioiello per meno di 25 milioni, per di più con la formula del prestito con obbligo di riscatto. All’epoca, il Milan non accettò quella condizione, impuntandosi sul semplice diritto di riscatto, e così non se ne fece nulla. Con la Champions a portata, però, i piani rossoneri potrebbero anche cambiare, andando incontro ai desideri dello Zenit, magari in cambio di un ulteriore sconto.
DI PROSPETTIVA. Un rinforzo in mediana, comunque, rischia di trasformarsi in una necessità. Al di là dell’infortunio di De Jong (e di qualche proposito di addio), Mihajlovic, di fatto, non tiene in considerazione né Nocerino né Josè Mauri, assottigliando il reparto e limitando le alternative. Per la mediana, peraltro, il Diavolo è in poleposition per Sensi del Cesena e ha messo gli occhi pure sul 18enne Diawara, gioiellino del Bologna. Ma sarebbero più che altri innesti di prospettiva, quindi non in grado di imprimere una svolta-Champions a stagione in corso.