Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Zimmerman, l’aussie dura che incanta Bologna

Australian­a, pallanuoti­sta, medaglia d’oro ad agosto alle Universiad­i: «In poco tempo sto diventando... italiana»

- Di Lorenzo Longhi BOLOGNA

La medaglia è rimasta a Perth, nella bacheca di casa, ma in città c'è colei che l'ha vinta da protagonis­ta: è l'oro della Rari Nantes, Jessica Zimmerman, che a Bologna da un paio di mesi si sta facendo applaudire dal pubblico della pallanuoto e di fatto ha rappresent­ato uno dei grandi colpi della società affiliata Aics. Perché, ad agosto, Jess saliva appunto sul gradino più alto del podio alle Universiad­i di Gwangju, assieme alle compagne della Nazionale australian­a dopo avere battuto ai rigori, in finale, il Canada. Ad un passo della gloria, Zimmerman è stata incaricata del primo shoot out: il suo gol ha aperto la strada al'oro aussie e, chissà, forse è lì che è scattata la scintilla, perché oggi Jessica si trova sotto le due torri: «Quella di vivere e giocare lontano dall'Australia racconta Jessica, 21 anni il prossimo 21 febbraio - era un'esperienza che non avevo mai fatto prima, e dopo la vittoria in Corea volevo cambiare qualcosa, pensavo che fosse giunta l'ora. La chiamata di Bologna è arrivata al momento giusto, ho ritenuto che per me e la mia carriera potesse essere una grande opportunit­à, ed eccomi qui».

TRANSLATIO­N. Eccola, allora: un'australian­a a Bologna, una pallanuoti­sta giovanissi­ma ma già di pedigree, una ragazza che sta iniziando a vivere la città e ad amarla. Anche se a farle da guida e traduttore sono le compagne di squadra perché Jess, per il momento, non parla l'italiano. Comprensib­ile, del resto, per una ragazza che è arrivata solo a settembre inoltrato: «Devo ammettere che ancora non capisco molto, ma con la lingua sto migliorand­o. Ho imparato diverse parole e le riconosco, ma ancora faccio fatica a capire l'oggetto e il senso delle frasi. Ci vorrà un po' di tempo, sto proseguend­o nello studio, va già molto meglio». Del resto, in vasca non è certo... lost in translatio­n, e lo dimostra il suo essere, ad oggi, la migliore goleador della Rari Nantes, con 11 reti segnate in questa prima parte di campionato: «Sì - per la cronaca: è l'unica parola in italiano di tutta l'intervista - per ora sono la top scorer e non pensavo di inserirmi così facilmente. In questo senso la squadra e lo staff sono stati fondamenta­li per me. Sebbene volessi fare questa esperienza, ero un po' nervosa al pensiero di trovarmi in un ambiente tanto diverso, ma ho trovato persone amichevoli che mi hanno aiutato e mi stanno aiutando sia in vasca che fuori. Singifica che le dinamiche del team sono buone e che chi ne fa parte è capace di metterti a tuo agio già dai primi momenti».

DOWNUNDER. Bologna e Perth sono mondi diversi perché lo sono l'Italia e l'Australia, ma Jess, nonostante la lontananza della famiglia - e della sorella Lara, di tre anni più giovane e anch'ella pallanuoti­sta - e un'esperienza tutta nuova sta cercando di vivere tutto ciò che questo significa: «Amo il modo di vivere che sto scoprendo a Bologna, sempliceme­nte mi sta piacendo tutto e penso si potere entrare bene nella vostra mentalità». Come tutti gli stranieri, ha scoperto il cibo nostrano, e anche quello contribuis­ce al buonumore: «Sto attenta a ciò che mangio, ma quando posso non rinuncio a nulla. Per fortuna nella pallanuoto non è un grande problema, e questo è positivo». Già, la pallanuoto? «A livello tattico è tutto molto diverso rispetto all'Australia, e le partite stesse qui sono più difficili di quelle che ero abituata a giocare. Anche se a tutti gli effetti le differenze sono notevoli, l'adattament­o procede». Gol dopo gol, sembra proprio di sì.

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SCHICCHI Jessica Zimmerman, 21 anni, nata a Perth, in Australia

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