Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Solo panchina ma è nel progetto

Non è entrato al Dall’Ara: significa che Conte ci tiene e non lo ha convocato per una questione di geopolitic­a

- Di Furio Zara BOLOGNA

Alla fine di questa lunga giornata segnata da una tensione che viene ovattata da un'ostinata normalità, l'unico rossoblù che entra in campo con la maglia azzurra è Adam Masina, però succede a Castel di Sangro e la maglia è quella dell'Under 21. Il terzino di Donadoni aveva confidato i suoi sogni colorati di azzurro a «Stadio» non più di una ventina di giorni fa. «Aspetto la chiamata della nazionale (già rinviata un mese fa per il mancato tranfer del Marocco; ndr), sogno un giorno di alzare la Coppa del Mondo». Il primo passo è stato fatto.

NIENTE GIAK. Non ha giocato. Non è entrato in campo. Ma la panchina di ieri, per Emanuele Giaccherin­i, vale comunque come una promozione. Conte lo considera uno del gruppo. E il fatto che non gli abbia concesso neppure una manciata di minuti nell'amichevole di ieri sera contro la Romania non fa che confermare una cosa: la convocazio­ne non era arrivata per questioni «geopolitic­he»; ma perché Giack è realmente in corsa per Euro 2016. Del resto il Dall'Ara non porta bene ai colori rossoblù. Nell'ultima occasione in cui un giocatore del Bologna aveva vestito la maglia della nazionale - nell'amichevole contro il San Marino del maggio 2013 - si erano visti in campo sia Diamanti che Gilardino. Ebbene, Diamanti sarebbe partito dopo otto mesi, per la Cina, a seguito del più ostinato dei trasferime­nti. «Scelta di vita», disse allora. Gilardino, invece, proprio quella sera strappò il cordone ombelicale che lo legava alla città annunciand­o che - dopo una sola stagione in rossoblù - avrebbe lasciato la città. Nel giro del destino di ieri, invece, è toccato ad un ex rossoblù, Manolo Gabbiadini, segnare la sua prima rete con la maglia dell'Italia. Per un curioso gioco di incroci c'è sempre una «prima volta» bolognese per Gabbiadini, che aveva realizzato il primo gol in A in un Atalanta-Bologna. «Gabbia», che ha segnato sotto la curva Bulgarelli, è uscito proprio nel finale, con una caviglia malconcia, tra gli applausi dei suoi ex tifosi.

E’ COMINCIATA CON UN TWEET. Aveva accolto la convocazio­ne con un tweet: «Sto riacquista­ndo fiducia in me...». E' stata una lenta manutenzio­ne dell'anima (e delle ginocchia), quella che ha visto protagonis­ta Giaccherin­i da un anno a questa parte. L'ultima convocazio­ne azzurra, prima di questa, risaliva al 9 settembre 2014, 2-0 dell'Italia a Oslo, contro la Norvegia. Quattordic­i mesi dopo, si è chiuso il cerchio. Era finito dentro ad un incubo, Giack. E non trovava più l'interrutto­re della luce. La stagione al Sunderland è stata un calvario, tra infortuni a catena (ha saltato praticamen­te tutto l''anno) e la scarsissim­a consideraz­ione di Dick Advocaat, l'ex allenatore dei «Black Cats», i «Gatti Neri», come vengono soprannomi­nati i giocatori. «Non è buono per la Premier». Una bocciatura, un calcio nel sedere. Giaccherin­i non si è perso d'animo. Sapeva che la sua vita profession­ale poteva rimettersi in circolo rientrando in Italia. del esto, era stato lo stesso agente, Furio Valcareggi, a raccoglier­e la confidenza di Antonio Conte. «Portalo in Italia, e vedrai che prima o poi lo convoco...». Il passaggio al Bologna - dopo lunga e tormentata trattativa è stato la chiave per riaprire la porta della speranza. Dopo un inizio di stagione difficile (non era in condizione), dopo essere caduto due volte nella stessa buca (Giack si è infortunat­o prima contro la Sampdoria alla 3ª giornata, poi nello stesso punto - lesione di primo grado al muscolo adduttore della coscia destra - contro l'Udinese a fine settembre); Giaccherin­i si è ripreso la scena. La sua crescita costante è coincisa con l'arrivo di Donadoni in panchina. E nella gestione del nuovo tecnico, Giaccherin­i ha ritrovato condizione e gol. E' lui l'uomo che ha dato il là alla svolta, segnando due gol pesantissi­mi, visto che in entrambe le occasioni - sia contro l'Atalanta che contro il Verona - sono serviti a spezzare l'equilibrio iniziale.

L’unico azzurro rossoblù in campo di ieri è stato Adam Masina a Castel di Sangro con l’under

 ??  ?? Emanuele Giaccheeri­ni, 30 anni, al centro della foto, durante l’esecuzione dell’inno di Mameli
Emanuele Giaccheeri­ni, 30 anni, al centro della foto, durante l’esecuzione dell’inno di Mameli
 ??  ?? Adam Masina, 21 anni, ha esordito ieri con la nazionale under 21 a Castel di Sangro contro la Lituania
Adam Masina, 21 anni, ha esordito ieri con la nazionale under 21 a Castel di Sangro contro la Lituania

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