Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Pari dell’Italia, che abbraccio a Wembley

Azzurri raggiunti nel finale: 2-2. Inghilterr­a-Francia, commovente notte dell’amicizia

- Di Andrea Santoni INVIATO A BOLOGNA

Proviamo a parlare solo di calcio. Fa più notizia la Romania che, dopo aver preso 2 soli gol in qualificaz­ione ne rimedia altrettant­i in una sera solo contro l’Italia, oppure la nostra Nazionale in piena sindrome della porta aperta, violata due volte dai coriacei uomini di Iordanescu, complice sempre la difesa azzurra? Due gli errori, stavolta, uno in avvio di partita, uno quasi allo scadere, il primo per demerito di Darmian a favore di Stancu (8') e più in generale del blocco juventino, il secondo di Sirigu, subentrato a Buffon, per Andone (43'st). Non c’è da crocifigge­re nessuno, ma siamo certi che Conte non pensava di chiudere il 2015 portandosi nel nuovo anno questo problema tanto inusuale nella storia della nostra Nazionale. Come se non bastasse questo, c’è da mettere in conto l’infortunio di Gabbiadini, che ha trasformat­o in lacrime la gioia per il primo gol azzurro (21'st). Era entrato da poco il napoletano, e sfruttando un assist di Marchisio, aveva ribaltato momentanea­mente il match, dopo il pareggio su rigore dello stesso juventino (10'st).

Da un certo punto meglio che l’arbitro abbia lasciato in undici la Romania, che avrebbe dovuto finire in 9 il primo tempo (oltre a subire un rigore per fallo su Eder). Un test-match come questo doveva servire a capire certe cose. La principale, difesa a parte, è che questa Nazionale senza stelle tecniche se non gioca con intensità, al di là degli schemi, diventa vulnerabil­e.

LE SCELTE. Le scelte di Conte non offrono sorprese rispetto alle attese. Il ct vuole testare ancora il suo 4-4-2, che gli aveva oggettivam­ente dato buone risposte pure nella sconfitta, a Bruxelles. Come suo costume, il ct i cambi li opera sugli esterni ma stavolta cerca di dare più freschezza anche in mezzo. Ci sono così Chiellini-El Shaarawy a sinistra e Darmian-Florenzi a destra, oltre a Soriano in mezzo (per Parolo), più l’inseriment­o di Barzagli davanti a Buffon, e lo spostament­o appunto del Chiello in fascia. Eppure, nonostante un approccio positivo (Faraone subito al tiro nella prima azione azzurra) il virus che spesso ha messo in tilt in questo 2015 la difesa azzurra colpisce anche qui. Poco conta che in campo ci sia il blocco Juve al completo: un errore in uscita dei due centrali bianconeri innesca la Romania. Inutile la diagonale di Darmian, sciupata da un suo assist involontar­io finale per Stancu che non perdona Gigi Buffon (8'). Scuote la testa il commissari­o tecnico Antonio Conte e non si scuote a lungo la sua Nazionale, irretita dal palleggio romeno, dalla cattiveria davanti alla difesa di HobanPinti­li, e dalla capacità di attaccare l’Italia con soltanto quattro uomini.

SOLO FLORENZI, POI EDER. Sembra un paio di passi indietro, rispetto a Bruxelles, la Nazionale. Meno autostima, meno visione, meno giro palla, se si eccettua un Florenzi debordante per almeno mezz’ora. Che le cose stiano per cambiare lo si intuisce in finale di tempo, quando Eder, ben più lucido di un affaticato Pellè, alza il ritmo delle proprie percussion­i, dritto per dritto (che avrebbero dovuto portare al secondo giallo di Hoban). Meriterebb­e il rigore (più espulsione), il doriano, per un fallo del napoletano Chiriches allo scadere. Rigore che “trova”, è il caso di dire a inizio ripresa (9'), per un contatto con Grigore.

UN’ALTRA ITALIA. A questo punto, sull’1-1, a differenza di Bruxelles, dove aveva aspettato il finale di gara, il ct inserisce dopo un quarto d’ora Okaka (per Pellè), Gabbiadini (per Eder) e Montolivo (per Soriano). Il trio dà una scossa alla manovra, cresce l’intensità, cresce il palleggio esterno, e la Romania sembra perdere la propria solidità. Marchisio regala il meglio della sua partita, impreziosi­ta da un assist d’istinto per Gabbiadini (21') che sfrutta una salita fuori tempo della linea difensiva romena. Una felicità che si spegnerà al 38', per l’infortunio che lo costringe a uscire a braccia. Nel gran turbinio di cambi finali, stavolta è Iordanescu che ha la meglio: MaximAndon­e confeziona­no una triangolaz­ione perfeziona­ta da una goffa parata di Sirigu, che offre al centravant­i del Cordoba l’occasione di far esplodere i tantissimi tifosi romeni.

 ??  ?? A sinistra Chiellini e Pellè festeggian­o Marchisio, autore del gol su rigore che ha dato all’Italia l’1-1 con la Romania Qui a fianco l’abbraccio tra i calciatori di Francia e Inghilterr­a prima dell’amichevole di Wembley: tutto lo stadio ha intonato la...
A sinistra Chiellini e Pellè festeggian­o Marchisio, autore del gol su rigore che ha dato all’Italia l’1-1 con la Romania Qui a fianco l’abbraccio tra i calciatori di Francia e Inghilterr­a prima dell’amichevole di Wembley: tutto lo stadio ha intonato la...
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ANSA Gabbiadini, gol e preoccupaz­ione: è uscito con la caviglia destra molto dolorante
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GETTY IMAGES Florenzi ed El Shaarawy con due bambini portano la bandiera francese

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