Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

VIRTUS Valli ha avuto quello che voleva

Aveva chiesto di cambiare atteggiame­nto: servito

- Di Luca Muleo BOLOGNA

Più di due punti. Il segno di un messaggio arrivato a destinazio­ne. All'inizio della settimana che ha preceduto la sfida contro Avellino, l'impulso della società - poi confermato dalle dichiarazi­oni di Sandro Crovetti - era stato chiaro nei confronti della squadra: è il momento di sporcarsi le mani, perché non è più tempo di sogni, ma di affrontare una realtà imbruttita­si. E però pure risolvibil­e, a condizione di cambiare mentalità. Tradotto, corriamo per la salvezza. Poi, nelle ore successive, a complicare il quadro ci si era messo anche il nuovo stop di Allan Ray, che sembrava recuperabi­le e invece ha finito per fermarsi del tutto. Un colpo psicologic­o che richiedeva uno sforzo comune, al termine di questi complicati sette giorni. La vittoria con i campani conferma allora l'esistenza di un gruppo vero, al di là di qualsiasi distinguo tecnico-tattico al quale andrà semmai prestata attenzione per il prossimo, doppio e durissimo, impegno in trasferta. CHIAVE DOPPIA. Tutto nasce dal basso. E cioè dalla difesa, dalle cose meno appariscen­ti ma più produttive. Valli aveva chiesto la reazione dopo Varese, senza nascondere affatto il fastidio per la pigrizia mostrata dai suoi giocatori. Avellino, priva del cervello Green, è stata attaccata e mandata in confusione come da piano partita. Ne sono uscite ventuno palle perse della Sidigas, trasformat­e in possessi bianconeri. Tutta un'altra storia, ben oltre le percentual­i, che soprattutt­o da tre non sono state troppo diverse dal solito (28%). E' il dato degli assist, 15, il massimo in stagione proprio come nella vittoria precedente contro Sassari, a raccontare del gioco di squadra. Cinque di Gaddy, altri tre di Fontecchio e poi i tre finali di Courtney Fells, dal sapore particolar­e. L'ex San Lorenzo, pur nella serata in cui la voglia di mostrarsi al suo pubblico l'ha spinto a tempestare i ferri dell'Arena e a lasciar lì qualche persa banale, ha infine portato in scena ciò che si sperava: leadership nei momenti conclusivi, quando c'era da sigillare un lungo dominio messo in pericolo dalla rimonta di Avellino. Prendendo in mano palla e regia. Ha acceso il pick and roll con i lunghi e con Pittman in particolar­e, togliendo la polvere alla vecchia conoscenza che c'era dai tempi di Austin, Dleague. Un asse che può far le fortune bianconere in attesa del rientro di Ray. Provando, e in questo caso riuscendo, a non farne rimpianger­e né il fatturato né il carisma. AVANTI PENNY. Una situazione che può permettere a Pendarvis Williams di crescere gradualmen­te, se avrà il tempo di farlo fino in fondo, finché il capitano non sarà rien- trato. E' vero che metterlo un passo indietro dai riflettori, assieme alla fiducia concessa dal coach che l'ha proposto in quintetto, sono operazioni in grado di favorirne l'approccio mentale, levandogli pressione. Ma l'ex Agrigento, delle ultime quattro partite, giocate da virtualmen­te tagliato, ne ha sbagliata solo una a Varese. Il segnale di un migliorame­nto a cui aggrappars­i, se il mercato non offrirà qualche taglio comunitari­o, o di americano già vistato, meglio se con esperienza, disponibil­e in breve tempo. Altrimenti avanti così. Procedendo al recupero di Ray, che oggi sarà operato a Villa Erbosa per la pulizia del menisco del ginocchio destro. Da qui partirà il count down dei due mesi per riaverlo pronto in campo, con l'obiettivo fissato per il match contro Pesaro di giorno 8 febbraio. A fine partita Valli non ha mancato di ricordare come questa sia stata solo una tappa. Il tema adesso è trovare continuità, mettere in fila qualche vittoria, togliersi il più possibile dal fondo e cominciare a ragionare su una base più serena. Certo il calendario non aiuta, proponendo una doppia trasferta dalla quale sarà difficile ricavare qualcosa. Cremona (stasera in campo a Pesaro) e Trento sono ormai certezze e non più sorprese.

Giorgio Valli, e con lui la società, era stato piuttosto chiaro con i suoi nel dopo-Varese

La vittoria su Avellino, arrivata con difesa e assist, è la risposta positiva del gruppo Fells-Pittman può essere l’asse in grado di non far rimpianger­e il carisma di Ray

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