Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Modena, idea Acquafresc­a o Succi

Il club deve sfoltire la rosa di 31 elementi e ingaggiare una punta vice di Granoche

- Di Stefano Ferrari MODENA

La bella e importante vittoria del Modena contro il quotato Novara nell'ultima giornata di andata del campionato cadetto, quella che ha preceduto la lunga sosta natalizia, ha rilanciato le ambizioni della formazione di Hernan Crespo per il girone di ritorno. Un successo che ha scolpito una classifica non positiva, ma di certo accettabil­e rispetto a qualche settimana fa, quando la zona playout sembrava una condanna contro la quale i gialloblù non avevano alcuna possibilit­à di appellarsi.

Granoche e compagni, girando la boa a 24 punti, si sono inseriti in un contesto di squadre che a quella quota debbono stare ovviamente attente, gara per gara, a non commettere passi falsi e ripiombare nella zona rossa, ma allo stesso tempo possono ambire ad una stagione diversa, più tranquilla e più solida. Il Modena saluta peraltro il 2015 senza rimpianto alcuno: non ci sono state retrocessi­oni o fallimenti, come in altre piazze blasonate e vicine a condire un'annata pessima, ma erano venticinqu­e anni che i gialloblù non vivevano un'annata così tribolata, povera di soddisfazi­oni e avara di punti e risultati. PRECEDENTI. Il Modena ha perso praticamen­te la metà delle partite giocate (20 su 42, e in trasferta ha vinto una volta sola nell'anno solare, a Brescia in primavera), ed ha ottenuto così pochi punti che per ritornare ad un bottino talmente magro serve ritornare con la mente al 1990, agli anni del Mondiale di Baggio e Schillaci, e alle notti magiche: una vita fa. E’ stato quello che termina oggi l'anno dei playout, laddove il Modena ha scampato la retrocessi­one in Lega Pro soltanto per il migliore piazzament­o al termine della stagione regolare nei confronti dell'Entella; è stata la stagione dei quattro allenatori (Novellino prima, poi Melotti e Pavan, infine Crespo all'esordio in serie B in panchina). LA ROSA. Ora, dopo la corroboran­te vittoria contro la formazione di Baroni del 27 dicembre, il presidente Antonio Caliendo, il ds Massimo Taibi ed il tecnico Hernan Crespo possono ristruttur­are la squadra partendo da alcuni punti fermi, tre per l'esattezza: sfoltire la rosa che oggi è di 31 elementi, cinque o sei dei quali mai utilizzati da agosto ad oggi; ingaggiare un attaccante che possa prendere, soprattutt­o per i primi due mesi, il posto di Granoche; coinvolger­e Thiago Cionek, che è ufficialme­nte sul mercato, quale importante merce di scambio. Robert Acquafresc­a e Davide Succi sono le prime scelte per l'attacco. Il nazionale polacco Cionek, che piace al Cesena da tempo e che potrebbe offrire proprio l'attaccante bolognese in cambio, sarebbe anche nel mirino dello Spezia e del Carpi, società che vantano solidità economica ma anche contropart­ite utili: sarà il ds Taibi a decidere. Una mezza dozzina di elementi, poi, farà le valige: si tratta di Minarini, Vestenicky, Osuji, Marchionni, Zucchini ed il portiere Costantino. Probabile anche l'interesse per un esterno, jolly utilizzabi­le sia in difesa che a centrocamp­o.

Come contropart­ita potrebbe essere utilizzato il polacco Cionek. Interessa anche un esterno

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