Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

E ora Pepito si rialza e prende per mano la Viola

Rossi ha risposto bene nelle gare contro Roma e Verona, manca soltanto il primo gol di quest’anno in A...

- Fr.gen.

- Giuseppe Rossi si è ripreso la Fiorentina. Questo hanno "detto" le partite contro Roma e Verona, anche se il percorso del recupero definitivo non è ancora concluso: difatti, non passa settimana che a domanda Paulo Sousa non risponda ovviamente sempre la stessa cosa e cioè che lo staff dei preparator­i continua a lavorare per consentire a Pepito di essere una risorsa sicura per la Fiorentina senza limiti di tempo e di spazio. Intanto, però, Rossi si è ripreso la Fiorentina ed è una prima, gratifican­te soddisfazi­one per chi come lui ha sofferto, ha lottato, non si è arreso ad un destino avverso.

PROTAGONIS­TA. Ma che l'attaccante italo-americano nato nel New Jersey sia già tornato protagonis­ta den- tro il gruppo viola non ci sono più dubbi: la Fiorentina doveva rimontare contro la Roma in una partita di per sé combattuta e agonistica­mente tirata, eppure il tecnico portoghese non ha avuto dubbi a inserirlo; la Fiorentina tre giorni dopo era chiamata a riscattare la sconfitta contro la Roma e le due precedenti con Lech e Napoli, eppure Paulo Sousa di nuovo non ha avuto dubbi a schierare Rossi titolare a Verona, in un'altra partita scorbutica e complicata dalla pioggia. Segnali evidenti di Pepitostyl­e, suffragati poi da quello che l'ex Villarreal sa fare meglio: impreziosi­re il gioco.

GOL CERCASI. C’è dell’altro oltre alla qualità naturale che comunque non è mai fine a se stessa: ci sono i risultati pratici. Dall’inizio della sta- gione, Rossi ha messo insieme due presenze su tre in Europa League e cinque su dieci in campionato, tirando il fiato nelle tre settimane tra il Bologna e il Napoli quando Paulo Sousa ha preferito tenerlo a in panchina. Punto del programma di recupero pure quello. Ed è stato lì, nel momento in cui forse i dubbi potevano prendere il sopravvent­o che Rossi ha cambiato marcia e si è messo a lavorare a testa bassa, dimostrand­o una volta di più un carattere di ferro. Ah, nelle due gare di Europa League ha segnato altrettant­i gol (contro Belenenses e Lech), adesso gli manca solo di ritrovare il gol anche in Serie A (l’ultimo è datato 18 maggio 2014 in Fiorentina-Torino). Arriverà, magari domani. Di sicuro presto.

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