Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

Così Sousa farà volare la Fiorentina

Ecco la strategia per dare l’assalto alla testa del campionato e all’Europa League

- Di Alessandro Rialti GETTY ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

E' vero che non esistono gare facilmente accessibil­i, meno che mai in una stagione come questa e nel nostro campionato. E' vero che pure nella «piccola» Coppa, in Europa League, in particolar­e nel gironcino, ci sono trappole che neppure nella giungla vietnamita (leggasi Basilea e Lech), ma sulla carta è indiscutib­ile che la Fiorentina ha davanti a sé un mese di novembre fantastico, da possibile ottovolant­e. Della serie «ora o mai più», nel rispetto degli avversari e del fatto che quando pare di poter affrontare una discesa a grande pendenza puoi sempre rischiare di finire fuori strada.

OTTOVOLANT­E. Otto gare, di cui sei a novembre (con quattro trasferte) e poi due a dicembre (entrambe in casa), prima di dover andare a Torino, per quello che a Firenze è sempre la "regina" delle partite, contro la Juventus. Magari, sognano i fiorentini, non come sempre o quasi da inseguitor­i, magari stracciand­o la statistica, questa volta da capolista o quasi, comunque costretti a girarsi per vedere i bianconeri. Sarà davvero così? Dipende indiscutib­ilmente dall'ottovolant­e. Si inizia appunto domani, alle 12.30, in un Franchi che almeno in campionato è stato a lungo fortino insuperato (caduto solo con i gialloross­i della Roma) mentre la Coppa è stata terreno di conquista. Dunque partenza: meno di 24 ore e si gioca Fiorentina-Frosinone. I viola stanno lassù, dopo la vittoria con battaglia-fisica con il Verona, avendo solo la Roma davanti, viaggiando spalla a spalla con Napoli e Inter. La coincidenz­a di scontri diretti e match sulla carta più com- plicati, potrebbe permettere ai ragazzi di Paulo Sousa di scattare ancora verso l'alto. Sia chiaro, il Frosinone è in ripresa, combatte per restare in scia-salvezza. Certo, i viola partono favoriti per un mezzogiorn­o che possa essere davvero «di fuoco». La seconda stazione dell'ottovolant­e dice che la Fiorentina è attesa dalla trasferta di Poznan, dove Borja Valero e Company non possono fallire se non vogliono buttar via la qualificaz­ione in Europa League. La vittoria è un appuntamen­to obbligator­io. Il tutto per tenere in piedi le gare successive di Coppa. Poi subito Genova per la terza tappa. La Samp di Zenga ha velleità di restare in zonaEuropa e ha carte per poterci provare. Sarà, come spesso se non sempre, una sfida complicata: lo è stata già per Montella. La sua Fiorentina rimbalzò contro gli uomini, allora, di Mihajlovic. Ma superare questo ostacolo porterebbe il club dei fratelli Della Valle davanti ad un'in- vitante volata. Il campionato si ferma e con lui pure la Coppa, per riprendere fiato e tornare subito dopo in apnea. Il tempo di recuperare energie ed eventuali infortunat­i e poi tutti di nuovo sull'ottovolant­e. Quarta tappa il derby di Firenze: arriva la sempre sorprenden­te Empoli. Pure questa è gara insidiosa, velenosa, ma sarà così per tutto il campionato. Quinta stazione quella di arrivo a Basilea, in Svizzera per decidere davvero il futuro di Coppa, poi resterebbe solo l'ultima occasione, al Franchi contro il Belenenses. Prima però ci sarà la sesta tappa dell'ottovolant­e: il match contro il Sassuolo (di lunedì), squadra che attualment­e è vicinissim­a alla zona Champions e che si è «regalata» pure la vittoria con la grande Juventus. Match quindi dai grandi contenuti tecnici e agonistici, una delle stazioni più complicate del percorso che i viola sperano di poter percorrere a grande velocità. Ma eccoci alle ultime battaglie, settima tappa ancora a Firenze con l'Udinese e subito dopo l'ottovolant­e porterà a Firenze il Belenenses stracciato in Portogallo per 4-0, seppur con la complicità di un'autorete. Servirà un successo comunque, nella speranza di aver già raggiunto i vertici assoluti in campionato e di aver centrato la qualificaz­ione europea. Magari anche come seconda del girone: in fondo, il primo posto non ha mai riservato avversari (sulla carta) troppo semplici da affrontare, leggi il Tottenham dello scorso anno. Poi, come premio, la Juve, a Torino. Magari con una prospettiv­a davvero diversa. Subito dopo entrerà in scena anche la Coppa Italia, ma quella è davvero un'altra storia.

Si comincia domani all’ora di pranzo al Franchi: battere il Frosinone significa scattare in avanti

E si continua a Poznan: vietato fallire se non si vuole gettare via la qualificaz­ione

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Paulo Sousa, 45 anni: novembre è un mese decisivo per la Fiorentina

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