Corriere dello Sport Stadio (Emilia)
De Laurentiis «E’ in arrivo un altro big»
- Natale col boss, ma la Befana (o su di lì) col botto, provando a farlo esplodere il fretta, quanto prima possibile, evitando così di ritrovarsi nell’ingorgo d’un mercato che poi (come sempre) finisce per impazzire: « Arriverà un giocatore imporante, perché nel Napoli devono giocare solo campioni, e dunque meglio venga presto. Mantengo la promessa fatta in sede di presentazione del mio film e ringrazio i napoletani che mi hanno fatto il regalo di andare a vedere il Natale col boss».
CIAK, COMPRO. Cincin, in alto i calici, ma si resta comunque sobri, aderenti alla realtà, seriamente calati nel ruolo di chi - al 31 dicembre, attraverso Kiss Kiss, la radio ufficiale - fa un passo avanti e neanche mezzo indietro: anno nuovo e volti nuovissimi, per irrobustire una squadra e farla vivere inebriata dalle bollicine. « Migliorare questa rosa è sicuramente difficile, anzi è difficilissimo, avendo noi già tanta qualità». E’ il messaggio di San Silvestro, è (anche) il giochino per l’Epifania, è una caccia al tesoro (tecnico) da avviare con un filo d’ironia. « L’identikit di questo calciatore? Beh: intanto vogliamo ragazzi d’esperienza, diciamo classe ‘90 o ‘91. E poi che sia in fretta da noi, in maniera tale da poter imparare subito gli schemi di Sarri per inserirsi il più rapidamente possibile nei meccanismi di questo Napoli».
«Migliorare questa rosa non è facile ma di sicuro per il Napoli cerco soltanto campioni»
«Ormai siamo una grande realtà anche in Europa: da sei anni partecipiamo alle coppe»
SUPER 2015. Ma quando si è cavallo tra un anno e l’altro bisogna guardarsi dentro, leggere ciò ch’è stato nei dodici mesi alle spalle, analizzarsi e poi progettare per i 365 giorni da vivere: e dunque, riepilogando, De Laurentiis ha di che gioire. « Perché è stato un 2015 entusiasmante: siamo per la sesta volta consecutiva in Europa e siamo stati capaci di arrivare sino in semifinale di Europa League; ce la possiamo giocare contro chiunque; abbiamo un organico di spessore, perché non ho voluto cedere nessuno dei nostri calciatori, ed un direttore sportivo molto capace. Siamo una grande realtà europea e ci temono: è questo il destino delle grandi squadre e noi siamo una grande squadra».