Corriere dello Sport Stadio (Emilia)
Seconda vita rossonera: ci prova il Boa
Boateng ok fino a giugno Ma la storia è... contraria
- Il deja vous va sempre più di moda a Milanello. In questa stagione si registrerà addirittura una clamorosa... doppietta. Dopo il «bis» concesso ad agosto da Balotelli dopo appena un anno di esilio a Liverpool, ecco che da lunedì sarà ufficiale anche quello di Prince Boateng che ha resistito solo 2 stagioni nella Bundesliga vestendo la maglia dello Schalke 04. Il Boa si è presentato nel migliore dei modi, con grande umiltà a Milanello chiedendo e ottenendo di potersi allenare fin allo scorso primo ottobre con il gruppo guidato da Mihajlovic. Il suo obiettivo, non dichiarato ma sicuramente motivato, era quello di riconquistare il Milan e, soprattutto Milano, per amore della sua compagna Melissa Satta.
RITORNI. Ma, come dimostra almeno finora quello di Balotelli (solo 4 presenze con 1 gol), i ritorni a Milanello durante l’epopea berlusconiana non sono mai stati molto positivi. A partire dal doppio «bis» (sulla tratta MilanSampdoria) concesso da Gullit durante il quinquennio di Capello nella prima metà degli Anni ‘90. Non sono stati fortunati nemmeno Schevchenko e Kakà che, pur vestendo la maglia del Milan, avevano conquistato a suon di gol e di trionfi nella loro pri- ma... versione il Pallone d’Oro. Solo Roberto Donadoni, congedatosi dal Milan di Capello per un’esperienza nei Metrostars di New York, al suo ritorno è stato bravo e fortunato contribuendo anche alla conquista dello scudetto griffato Zaccheroni.
MALE, MOLTO MALE. Anche sul fronte degli allenatori l’epopea berlusconiana ha registrato un doppio «flop» addirittura con Arrigo Sacchi e Fabio Capello. Il Profeta di Fusignano è subentato dopo appena 10 giornate a Tabarez nella stagione 1996-97 ma ha fallito tutto gli obiettivi, prima fra tutti la Champions League, terminando all’undicesimo posto in campionato. Don Fabio, subentrato a Sacchi nella stagione successiva, non è stato certo più fortunato: decimo posto per lui e Coppa italia sfumata nella doppia finale contro la Lazio.
GARANZIA. Ma il Boa-bis appare sicuramente certificato, almeno sulla carta, dalle referenze garantite dal presidente Berlusconi e da Mihajlovic. Entrambi hanno dato il loro benestare per il tesseramento del ghanese che il numero uno rossonero vorrebbe veder giocare addirittura da centravanti. Anche se Mihajlovic, proprio nella partitella di fine allenameno che ha chiuso il 2015 giovedì a Milanello, ha provato Boateng nel 4-4-2 come esterno. Comunque fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio: il Boa-bis ha già una scadenza, addirittura ravvicinata, imminente. Entro il 30 giugno dovrà dare il meglio di sè, in un Milan che ancora adesso è alla ricerca di un’identità ben precisa.
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