Corriere dello Sport Stadio (Emilia)
BOLOGNA Aspettando Calleri El Shaarawy si può
Corvino, che asse con Inter e Milan. Con l’azzurro la stessa strategia usata la scorsa estate con Destro
E’ a Milano che si fa il mercato del Bologna. Non tanto e non solo perché Milano è - appunto - la sede virtuale di un mercato che da tempo si fa al telefono (ma anche nelle rappresentazioni sacre c’è bisogno di un’identità geografica); quanto perché è con le due squadre di Milano che il Bologna ha intavolato le trattative che possono portare a Casteldebole i rinforzi chiesti da Donadoni. Ovvero un vice-Destro, un attaccante esterno e un difensore. MILAN. Milano significa Milan. Obiettivo El Shaarawy. Si può fare? Si può. Dura? Molto dura. Ma il contatto c’è già stato. El Shaarawy lascerà il Monaco, che lo tiene a bagnomaria e non lo fa giocare pur di non riscattarlo (e pagare i 14 milioni del riscatto pattuiti col Milan). La strada del ritorno in rossonero è segnata. A quel punto il Bologna lavorerebbe sul prestito, secco magari. Il margine per trattare c’è. Con El Shaarawy Corvino e Fenucci (che oggi si vedranno a Casteldebole di ritorno dalle vacanze di fine anno) stanno pensando ad una operazione simile a quella fatta con Destro. Premessa: El Shaarawy ha bisogno di giocare per provare a centrare la convocazione ad Euro 2016. Farlo a Bologna per cinque mesi potrebbe rivelarsi il miglior trampolino di lancio per convincere il ct Conte. Non è l’ingaggio l’ostacolo. Se fosse rimasto a Monaco, El Shaarawy sarebbe salito a due milioni l’anno, ma tornando alla casa madre, le cifre sono decisamente più basse e - di conseguenza - più alla portata del Bologna. Che potrebbe fare un investimento, così come l’ha fatto con Destro in estate, per provare a ricostruire un classe ‘92 che ultimamente si era un po’ perso (a Monaco non ha lasciato traccia e non è mai entrato nel tabellino dei marcatori). Il profilo del ragazzo - giovane, talentuoso, affamato - rientra nel progetto rossoblù. Con la trattativa El Shaarawy che prende corpo, l’ipotesi di chiudere per Cerci (pressing del Genoa nelle ultime ore) va sfumando, anche per via - stavolta sì - di un ingaggio che parla di 2,3 mlioni netti l’anno (4 lordi). Sempre in casa Milan c’è al vaglio un’altra ipotesi, e riguarda Josè Mauri, escluso dalle rotazioni di Mihajlovic.
E INTER. Milano, dicevamo. Milano significa Inter. E quindi: giorni decisivi per Calleri. Il Bologna aspetta, forte del patto con l’Inter. Dall’Argentina ripetono: Calleri giocherà con la maglia rossoblù da gennaio a maggio, poi farà le valigie per Milano. Corvino se lo augura. Già in estate si era spinto molto avanti per blindare la punta del Boca Juniors. Ora sta alla finestra, in attesa degli sviluppi, e tiene calde le piste che portano a due attaccanti in uscita dal Sassuolo, Floccari (che però chie- de un anno e mezzo di contratto a cifre che il Bologna non reputa consone) e Floro Flores. Corvino confida sul fatto che l’Inter mantenga fede alla parola data. Lo farà. Anche perché, con l’Inter, c’è un altro giocatore in ballo. Si tratta di Ranocchia. Per il cnetrale (ed ex capitano) l’Inter ha ricevuto un’offerta di dieci milioni da parte del Norwich. Per questo il ds nerazzurro Ausilio ha - per il momento - stoppato il Bologna, che aveva già incassato il sì del difensore. Ranocchia, infatti, la sua scelta l’ha già fatta: pure lui (come Destro ed El Shaarawy) ha bisogno di una vetrina con vista sull’Europeo. E agli occhi del ct Conte la serie A, quindi Bologna, lo è più della Premier League. Se al Milan Cerci è l’alternativa ad El Shaarawy, all’Inter Santon lo è per Ranocchia.
Se salta l’attaccante argentino, ecco che può tornare di moda uno tra Floccari e Floro Flores