Corriere dello Sport Stadio (Emilia)
«Mandzukic super Kalinic stupisce solo chi non lo conosceva»
to divertente. Nello spogliatoio Marcelo piace a tutti perché è un ragazzo simpatico che fa ridere. E adesso è anche popolare per le sue foto». Avrebbe scommesso che un altro croato, Mandkuzic, sarebbe diventato così importante per la Juventus? «Non avevo dubbi. Ha iniziato con qualche difficoltà a causa di problemi fisici, ma adesso sta segnando molto perché è un grande centravanti. I suoi mezzi e la sua bravura non sono in discussione».
L’eccezionale prima parte di
stagione di Kalinic l’ha sorpresa? « Kalinic è una sorpresa per chi non lo conosceva, non per me che l’ho avuto come compagno, fin da quando era ragazzino, nell’Hajduk Spalato. Nikola è un top player e adesso lo sta dimostrando anche in Italia dopo anni nei quali non ha avuto fortuna: ha sbagliato ad andare in Inghilterra perché probabilmente non ha le caratteristiche adatte alla Premier, mentre in Ucraina ha fatto bene, ma quello è un campionato poco seguito dai grandi club e non è stato subito notato». Una Croazia con così tanto talento può essere protagonista ai prossimi Europei? «Noi speravamo di far bene anche al Mondiale del 2014, ma nel girone iniziale siamo andati subito in difficoltà complice un arbitraggio discutibile nella prima gara contro il Brasile. Non abbiamo avuto fortuna neppure nel sorteggio dell’Europeo (la Croazia è stata inserita nel gruppo insieme a Spagna, Turchia e Repubblica Ceca, ndr), ma siamo forti e lo dimostreremo sul campo».
Cosa pensa dell’Italia di
Conte? «Ha la fortuna di avere molti giocatori della Juventus che si conoscono bene: questo può essere un bel vantaggio. E poi mi sembra che quello azzurro sia un gruppo giovane che può crescere con il passare del tempo». In Francia la prossima estate non ci sarà Jovetic, eliminato con il suo Montenegro. « Di Stevan posso dire solo cose positive perché è un vero amico e attaccante super. Lo conosco da 10 anni e so quello che nella sua carriera ha fatto con la Fiorentina e il City. Sarà fondamentale anche per l’Inter». Che impressione ha avuto di Mancini, il tecnico che tanto l’ha voluta? «Con lui si lavora molto a livello tattico perché è un allenatore che cura tutti i dettagli. Sa come trasmettere quello che vuole al gruppo e il fatto che subiamo pochi gol non è casuale».
Finora, però, non avete segnato molto e diverse gare le avete vinte per 1-0. «Questo per me è un risultato... nuovo perché in 4 anni
in Germania solo 1-2 volte le partite della mia squadra sono finite 1-0. Non è un problema comunque: la cosa più importante è vincere e conquistare i 3 punti. Non abbiamo sempre giocato un bel calcio, eppure siamo lassù, davanti a tutti. Questo mi fa ben sperare in vista del futuro».
Cosa chiede al 2016?
«Di vincere con l’Inter. Dobbiamo dimenticare la sconfitta con la Lazio e conquistare i tre punti già a Empoli. Siamo primi in classifica e vogliamo restarci».