Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

JUVE SUPER ORO DYBALA E SONO 11...

Il gol dell’argentino batte una buona Roma Vittorie di fila: i bianconeri come... Spalletti

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ti aveva preparato una partita difensiva. Troppo difensiva (mezza parata di Buffon in 90’): se davanti c’è quel diavoletto dalla faccia pulita il gol prima o poi arriva.

PRESSIONE AL MASSIMO. La partita è iniziata con una nuova dose massiccia di pressione su tutt’e due le squadre. La vittoria del Napoli a Genova aveva spinto la Juve a -5 dal 1° posto, un punto in meno rispetto al nuovo distacco fra la Roma e la Fiorentina che aveva agganciato l’Inter al 3° posto. E’ stata subito chiara la scelta di Spalletti: avendo ereditato una squadra pallida e cagionevol­e, cominciamo a coprirla per non aggravare la malattia. Così l’ha protetta con 5 difensori e con 9 giocatori sempre ben dietro la linea della palla. Restava solo Dzeko, una noce dentro uno schiaccian­oci formato da Bonucci e Chiellini. La Juve teneva palla, ma la portava avanti con poca velocità, così da consentire alla Roma di chiudere ogni varco. Al 45’, tanto gioco bianconero aveva portato a un solo serio pericolo, un tiro in piena area di Evra finito però distante dalla porta.

MARCHISIO LIBERO. L’assetto difensivo di Spalletti aveva una sola imperfezio­ne, piuttosto evidente nella prima mezz’ora: Marchisio giocava con assoluta libertà. Il nuovo allenatore aveva pensato a Nainggolan come uomo di rottura e di rilancio, lo aveva messo alla stessa altezza di Salah, poco dietro Dzeko, affidandog­li l’incarico di controllar­e Marchisio. Invece Nainggolan si occupava più della costruzion­e che della marcatura. La Juve avrebbe beneficiat­o della libertà del suo

Allegri ha vinto una gara complicata e continua la sua rincorsa. Dybala? 6 gol in 7 partite

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