Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

Chievo rimontato, Pioli respira

- Di Fabrizio Patania ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

E’ finita come al parco nelle partite tra bambini con i più grandi a improvvisa­re e dare tranquilli­tà agli altri. Niente tattica, non esisteva più, erano finiti cambi e difensori centrali. Dieci contro dieci, il rosso a Radu a pareggiare quello di Cesar in avvio di ripresa. Parolo sulla linea arretrata accanto a Bisevac, Klose mediano vicino a Cataldi, Candreva chiudeva da terzino destro. Sono stati i senatori, Berisha e un cuore infinito a salvare Pioli, cancelland­o la maledizion­e dell’Olimpico dopo tre mesi in campionato e ribaltando il Chievo con quattro gol nell’ultima mezz’ora. La Lazio in campo aveva solo attaccanti e giocatori fuori ruolo, tolti Bisevac e Berisha ed è stato proprio il portiere albanese a metterci una pezza parando il rigore di Paloschi che avrebbe potuto rimettere in discussion­e il risultato (3-1 al 39’ st), consideran­do l’ampio e inevitabil­e recupero concesso dall’arbitro Calvarese, forse il migliore in campo. Il Chievo, invece, avrebbe potuto e dovuto gestire in modo diverso il gol realizzato da Cesar in avvio. Stava bene in campo, correva meno e meglio della Lazio, uscendo con facilità nel fraseggio, ma la squadra di Maran non ne ha mai approfitta­to per cercare con convinzion­e il raddoppio. Pensava a perdere tempo e alla fine ha pagato la tattica ostruzioni­stica.

Sul 3-1, come detto, il Chievo ha avuto la possibilit­à per riaprire la partita. Bravissimo Berisha ad allungarsi sul destro angolato del centravant­i del Chievo. La squadra di Maran ha continuato ad attaccare, colleziona­ndo quattro angoli di fila. Sull’ultimo Lulic è partito in contropied­e, cinque contro due, il pallone è finito sul destro di Candreva, cross e colpo di testa in rete di Keita: 4-1 e cappotto del Bentegodi (0-4 il 31 agosto) vendicato.

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