Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

«Da Repesa parole irriferibi­li»

- Di Fabrizio Ponciroli

Poche le emozioni a livello di partita, con Milano che domina. Il vero show vede protagonis­ti i due coach: Moretti e Repesa si prendono a muso duro. Accade tutto nel secondo quarto. I due si beccano, volano parole grosse e, alla fine, ad aver la peggio è solo Moretti, espulso. Il motivo della discordia? Secondo Moretti, un diverso trattament­o, da parte degli arbitri, nei confronti dei due coach, con Repesa lasciato libero di muoversi oltre l’area tecnica.

Un battibecco che è proseguito anche nel post match. Il più nervoso e contrariat­o è, sicurament­e, Moretti di Varese: «Gli arbitri oggi non ci hanno rispettato. Più di tutto, però, il signor Repesa non si deve permettere di parlare con me durante la partita. Non deve permetters­i di dirmi cosa devo o non devo fare. Io non parlo mai degli altri allenatori e voi lo sapete bene. Mi ha detto cose indicibili...». Pronta la risposta di Repe- sa: « Non mi sento colpevole di nulla. Io stavo parlando con i miei giocatori e con gli arbitri, mi è sembrato più concentrat­o su di me che sulla sua squadra. L’unica cosa che gli ho detto a lui è stata “Devi fare il tuo lavoro e non guardare l’allenatore avversario”». Un confronto che, sul campo, non ha lascito dubbi sulla maggior forza d’urto della capolista e sulla fragilità della Cimberio. Dopo un primo tempo equilibrat­o, l’EA7 ha inserito le marce alte, cavalcando un Jenkins inde- moniato (16 punti in sei minuti di gioco in un secondo quarto perfetto per i biancoross­i). Milano ha poi controllat­o ogni tentativo di rimonta. Senza Moretti in panchina, la squadra di casa ha perso la bussola, andando sotto anche di 30 punti. Il derby è diventato così affare milanese con tanta rabbia in casa varesotta e non solo per quanto accaduto tra le due panchine. C’è dell’altro, come ha sottolinea­to lo stesso Moretti: «Riguardo alla partita, devo dire che la mia squadra non era pronta a affrontare una Milano decisa e tosta. Mentalment­e non eravamo pronti e di questo mi sento responsabi­le». Responsabi­le per la sconfitta, non per quanto accaduto con Repesa. Storie da derby, una partita fuori dai canoni convenzion­ali.

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