Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

ALLEGRI Il record di Conte ora è a un passo

La Juve dell’attuale ct ne vinse dodici di seguito A 17 il livornese farebbe come l’altra Inter di Mancini

- Di Filippo Bonsignore ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Spalletti raggiunto. E ora, prima Conte e poi Mancini. Allegri festeggia le undici vittorie consecutiv­e: la Juve resta in scia del Napoli in un passaggio difficile del campionato ed eguaglia la striscia vincente stabilita proprio dalla Roma nella stagione 2005-06. Guarda caso, in panchina c'era proprio Luciano Spalletti che da pochi giorni è tornato al timone. Max però non vuole fermarsi e mette nel mirino altri record. Senza volare troppo con la fantasia né facendosi travolgere da facili entusiasmi, non è suo costume. Ma con la massima concretezz­a, sta diventando anche una sfida personale per il tecnico. Tanto lavoro psicologic­o, altrettant­a saggezza nell'affidarsi al 3-5-2 che garantiva maggiori certezze al gruppo, il lancio e l'esplosione di Dybala. Ed è iniziata la serie di successi.

Giornata dopo giornata, l'allenatore livornese sta aggiornand­o gli almanacchi dei primati personali da tecnico. Mai era riuscito ad arrivare a tanto nella sua esperienza in panchina. Al momento ha già più che doppiato il massimo raggiunto alla guida del Milan nella stagione dello scudetto. Erano stati cinque al massimo i successi di fila ottenuti nel 2010-11, quando è riuscito a vincere il suo primo tricolore da allenatore. Totale che era stato aggiornato per la prima volta lo scorso anno con le sei vittorie consecutiv­e ottenute nei primi sei turni di campionato. C'è di più. Perché intanto, con la serie in corso, la Juve ha già toccato e superato altri primati. Con i 9 successi di fila raggiunti contro la Sampdoria ha eguagliato la striscia della Juve contiana del 2012-13. Con i quattro gol all'Udinese, i bianconeri hanno raggiunto a quota 10 la Juve del 1931-32, il Milan del campionato 1950-51 e il Bologna della stagione 196364.

ALTEZZA CONTE. Il prossimo step è portarsi ad altezza Conte ed eguagliare le 12 vittorie consecutiv­e ottenute dalla Juve del 2013-14 allora guidata dalla attuale Ct. A fine stagione sarebbe arrivato il record dei 102 punti e i bianconeri non conobbero ostacoli tra la nona e la ventesima giornata: successi nell'ordine su Genoa, Catania, Parma, Napoli, Livorno, Udinese, Bologna, Sassuolo, Atalanta, Roma, Cagliari e Sampdoria. Manca soltanto un passo per tagliare questo traguardo. Tutto è iniziato nei minuti di recupero del derby con il Torino con la zampata decisiva di Cuadrado che, di fatto, ha rappresent­ato la svolta della stagione bianconera. Il percorso netto è proseguito poi con Empoli, Milan, Palermo, Lazio, Fiorentina, Carpi, Verona, Sampdoria, Udinese e Roma. Undici vittorie tutte con un comune denominato­re: Paulo Dybala, decisivo con sei gol nelle ultime sette gare e presente in più della metà delle reti juventine. Il fenomeno argentino è entrato attivament­e in 20 dei 38 gol: 12 segnati direttamen­te e 8 innescati attraverso assist. Ora la Juve intende continuare a cavalcare l'onda, sempre nel segno di Dybala. Domenica all'ora di pranzo ci sarà la trasferta in casa del Chievo per proseguire nella striscia vincente e la rincorsa al Napoli e alla prima posizione.

AL TOP. Ma non è tutto. Perché il Dna bianconero impone di puntare sempre al massimo. E il top, in questo caso, è raggiunger­e quota 17 vittorie consecutiv­e, primato stabilito dall'Inter di Roberto Mancini nella stagione 2006-07. E, scherzi del calendario, la Juve potrebbe issarsi lassù proprio nello scontro diretto con i nerazzurri del 28 febbraio alla 27ª giornata. Oltre al Chievo, in mezzo ci sono il turno infrasetti­manale con il Genoa, la trasferta a Frosinone, la madre di tutte le partite con il Napoli del 13 febbraio e la visita in casa del Bologna prima della gara di andata degli ottavi di finale di Champions League con il Bayern Monaco. Una gara ogni tre giorni, un ritmo da togliere il respiro per la caccia al prossimo record.

Le prossime tre gare possono allungare la serie super, poi il 13 febbraio ci sarà la sfida con il Napoli

IL PESO. C'è un'altra caratteris­tica che, secondo Chiellini, ha permesso alla Juve di tornare a volare. «Abbiamo trovato una buona identità - spiega -, lo si è visto anche in Coppa Italia contro la Lazio: sappiamo soffrire, sappia-

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Massimilia­no Allegri, 48 anni, ha vinto uno scudetto con il Milan e uno con la Juventus

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