Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

DE LAURENTIIS «Due colpi subito e uno a giugno»

«L’Empoli non molla Tonelli, noi stringiamo per Barba»

- Di Antonio Giordano ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Grassi che colano: perché il mercato, adesso, resta inchiodato nelle riflession­i del momento, aspettando i rintocchi del Big Ben. « Io ho stanziato la cifra utile per arrivare ad un giocatore importante, ma ci siamo imbattuti in difficoltà note a tutti. E comunque arriverann­o due calciatori e nessuno può sapere, ad esempio, se ne ho già bloccato un altro per giugno». E grasso che cola: perché la classifica, ora, lascia che si resti felicement­e aggrappati ad un sogno, la Juventus due punti più in là, l’Inter e la Fiorentina a quattro, dunque una favola che si può scrivere, quasi una sceneggiat­ura da inventarsi per tentare di dirsi « L’abbiamo fatta grossa». « Ma la strada è lunga ed è presto dire che sarà una sfida tra noi e la Juventus. Sono tante le squadre che possono competere fino all’ultima giornata». OCCHIO. Ciak, si vola: ed è un rapido viaggiare tra il calcio e il cinema, è un ondeggiare (di Aurelio De Laurentiis) fra Verdone-Albanese ed i suoi quattro moschettie­ri di Marassi, è una ricerca dell’estasi in celluloide però anche dal vivo, perché sembra che il copione del campionato (buttato giù dal Napoli di Sarri) offra una chances, anzi qualcosa in più. «Ma io sono proiettato all’Empoli, che non va preso sottogamba, come testi- moniano i risultati. E comunque siamo attenti all’evoluzione del mercato, a quel che succede: Giuntoli e Chiavelli stanno lavorando bene, arriverann­o elementi funzionali al progetto. Grassi deve sottoporsi alle visite mediche prima dell’annuncio ufficiale e stiamo cercando un difensore centrale. Sarri non parla di mercato e comunque non ha detto che non vuole calciatori dell’Empoli». Nelle parole bisogna catapultar­si: Barba o Tonelli? Tonelli o Barba? «Per l’Empoli Tonelli è incedibile, oggi; resta in piedi la trattativa per Barba».

TOP PLAYER. Finirà, prima o poi, quest’inverno come sempre rovente, attraversa­to aspettando «il colpo»: è il calcio che rimane incollato alle sue abitudini, alle sue tendenze, all’esigenza di emozioni che si avvertono (pure) con la fiera dei sogni dalla quale De Laurentiis, alla presentazi­one di « L’abbiamo fatta grossa», non si sottrae. «Ci ab- biamo provato: ho stanziato una somma rilevante, ma quando si tratta bisogna verificare se c’è nella contropart­e la volontà di cedere. Pensate a Maksimovic, ad esempio. Ma comunque non è detto che si sarebbe trovato bene nel gioco di Sarri. Continuo a pensare che la soluzione migliore sia lavorare su giovani di prospettiv­a....Questo Napoli lavora con diligenza e con applicazio­ne, che sono sinomi di amore verso la città. Abbiamo una squadra che dalla quarta giornata quasi non si è fermata più, è uscita dalla coppa Italia, vero, ma è complicato lottare su tre fronti».

«I NOSTRI EROI». Poi si ricomincer­à a giocare, si smetterà di rovistare altrove, di scandaglia­re l’universo-calcio, di aspettare l’acquisto a effetto. «Nel nostro gruppo fantastico, formato da calciatori per i quali abbiamo ricevuto offerte ma che per noi sono intoccabil­i, ci sono anche equilibri da tener presente: com- pri un top player e poi che fai, lo metti in panchina in questo Napoli irresistib­ile? Oppure tiriamo fuori qualcuno di questi ragazzi che stanno facendo tanto bene?».

FIDATEVI. Ed allora, ricapitola­ndo, mentre Grassi sta per atterrare a Capodichin­o e Giuntoli tenta di colmare un buco nel cuore della difesa, c’è una «pellicola» di ciò che si è visto dal 2004 in poi e che De Laurentiis esibisce come raccomanda­zione per il futuro. «Siamo gli unici a giocare da sei anni in Europa; stiamo facendo bene e meglio di così era difficile immaginarl­o; la decisione di non vendere nessuno e credere in Sarri si è rivelata la scelta giusta; il tifoso è bulimico, avevo chiesto dieci anni per costruire un club solido. Possiamo dire di essere riusciti a realizzare quello che volevamo e adesso ce la giochiamo fino alla fine». Per farla ancora più grossa...

«Stiamo lavorando con applicazio­ne e diligenza, per avere elementi funzionali al nostro progetto»

Il presidente ieri con la squadra alla prima del suo film, “L’abbiamo fatta grossa”

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