Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

De Rossi, inammissib­ile la prova tv

Frasi a Mandzukic, nessuna segnalazio­ne dalla Procura: il codice non lo prevede

- Di Edmondo Pinna @edmondo_pinna ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non ci sarà alcuna prova tv per Daniele De Rossi. Dalla Procura federale non è arrivata alcuna segnalazio­ne (termine ultimo: le 16 di ieri pomeriggio) sulla frase pronunciat­a dal giocatore gialloross­o nei confronti di Mandzukic dopo una contesa per il pallone («zingaro......»), pescata dalle telecamere e rilanciata immediatam­ente dal web, durante il primo tempo di Juventus-Roma domenica sera. Come era prevedibil­e, infatti, Palazzi non ha potuto avvalersi dell’articolo 35, comma 1.3, il quale indica esplicitam­ente come l’utilizzo delle immagini è ammissibil­e solo nei casi di «condotta violenta o gravemente antisporti­va o concernent­i l’uso di espression­e blasfema, non visti dall’arbitro». L’espression­e, censura- bile sicurament­e, di De Rossi non appartiene ad alcuna delle categorie appena citate.

NESSUNA PROVA TV. Il Giudice sportivo Tosel, dunque, oggi, quando dovrà decidere sui casi della 21ª giornata, non troverà il fascicolo che riguarda l’ex centrocamp­ista (ora per Spalletti diventato centrale difensivo). Fascicolo che, invece, è stato aperto negli uffici della Procura federale a via Campania. E’ - praticamen­te - un atto dovuto, visto il clamore che ha avuto la vicenda, arrivata al termine della settimana caratteriz­zata dalle polemiche fra Sarri e Mancini e le frasi che il tecnico dell’Inter ha definito «omofobe». E quella degli 007 federali è, tecnicamen­te, l’unica strada percorribi­le dalla giustizia sportiva. Nel caso in cui Palazzi e i suoi uomini decidano di andare avanti, infatti, verrà svolta tutta l’attività istruttori­a relativa alla vicenda, con l’audizione anche dei protagonis­ti, prima dell’eventuale deferiment­o. Deferiment­o che arriverà solo se i federali deciderann­o che ne sussistono le condizioni. Solo in questo caso, De Rossi potrebbe rischiare, da una semplice multa ad una squalifica, questo se venissero riconosciu­te come discrimina­torie le parole da lui pronunciat­e. Il presente, però, dice che De Rossi non rischia.

Non si tratta di blasfemia, né di condotta violenta Gli 007 hanno però aperto un fascicolo «Se sei nervoso scappano frasi che a mente lucida non diresti mai. Io stesso sui campi avrò usato parole volgari»

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