Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

«Scudetto viola? Un passo per volta»

Kalinic re a Milano: «Ringrazio la squadra, compliment­i a tutti noi»

- Di Pietro Guadagno

Una tripletta a San Siro. Roba da raccontare ai nipoti. E Kalinic avrà parecchio da dire su una serata straordina­ria per lui e per la Fiorentina. E’ stato lui a indirizzar­e subito la gara per il verso giusto. Perché ha creduto che Handanovic potesse andare in difficoltà su un pallone solo all’apparenza innocuo, guadagnand­osi un rigore. Ma quello è stato solo l’inizio. Il croato, infatti, ha continuato a imperversa­re sulla retroguard­ia nerazzurra, che fino a ieri sera aveva capitolato un’unica volta in 5 giornate. Evidenteme­nte là dietro erano impreparat­i ad affrontare un giocatore sempre pronto a gettarsi negli spazi, a pressare e a contrastar­e. Ad esempio, a differenza dei difensori interisti, ha capito subito che la respinta del portiere sloveno sul tiro di Ilicic era “giocabile”. Poi ha preso il tempo Santon sul traversone di Alonso. E sempre al terzino ha soffiato il pallone, avviando e concludend­o il triangolo con Ilicic per il 4-1 finale. E, in mezzo, ha infilato lo scatto che ha incenerito Miranda, poi costretto ad abbatterlo, prendendos­i il rosso. «Sono davvero contento per questa vittoria - ha raccontato -. Dico grazie ai miei compagni e faccio i compliment­i a tutta la squadra. Non dobbiamo pensare al primo posto in classifica, dobbiamo affrontare una partita alla volta»

QUELLO CHE CI SERVIVA. All’uscita degli spogliatoi, Pradè gongolava, parlando dell’attaccante croato. «Kalinic ha disputato una partita straordina­ria. Per qualcuno può essere una sorpresa, ma non per noi. Ha tempi, si impegna e sa sempre quello che deve fare. E’ un centravant­i moderno ed è il giocatore che ci serviva». Il resto delle parole è per il successo che ha proiettato la Fiorentina in vetta alla classifica: «Faccio questo lavoro per vivere serate del genere. E’ una bella sensazione stare in cima, ma più che per il primato siamo felici per la prestazion­e. Mi fa piacere anche per i nostri tifosi che si sono fatti sentire come non mai. Sapevamo che avremmo potuto fare una bella gara, ma pensare a un 4-1 era davvero difficile. Il nostro spirito deve essere quello di non deprimerci dopo le sconfitte, né di esaltarci dopo le vittorie. Continuiam­o così di partita in partita, senza trascurare l’Europa League a cui teniamo molto. Abbiamo un gruppo di ragazzi

maturi e sono fiducioso».

La gioia di Pradè: «Nikola può essere una sorpresa per tutti, ma certo non per noi»

Ilicic è felice «Siamo straordina­ri Continuiam­o così senza mettersi a fare calcoli»

SUBITO PRESSIONE. Oltre a Kalinic, l’altro braccio, o piede, armato viola è stato Ilicic. «E’ solo una partita, ma noi l’aspettavam­o per capire a che punto siamo e quali possono essere le nostre ambizioni - ha spiegato dopo il fischio finale -. Siamo stati bravi a pressare sin dall’inizio, mettendo l’Inter in difficoltà. E’ Paulo Sousa che ci vuole così. E’ molto più facile correre in avanti piuttosto che indietro. Con il rigore, tutto è diventato più semplice. Stasera (ieri, ndr) non c’è un giocatore che è emerso in maniera particolar­e, tutta la squadra è stata straordina­ria. Scudetto? No è ancora troppo presto per fare certi discorsi o mettersi a fare calcoli. Piuttosto continuiam­o così, vincendo più gare possibile e poi vediamo cosa accade». Per chiudere, ecco Astori: «Volevamo venire a San Siro a fare la partita, ci siamo riusciti fin dall'inizio. All’inizio abbiamo fatto fatica, ma con l’affiatamen­to la situazione sta migliorand­o. Si vede che giochiamo l'uno per l'altro, facendo sacrifici».

 ?? ANSA ?? Kalinic segna in spaccata il gol del 2-0 per la Fiorentina: Handanovic non può nulla
ANSA Kalinic segna in spaccata il gol del 2-0 per la Fiorentina: Handanovic non può nulla

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