Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

«Defrel, un capolavoro negato»

- Di Massimo Boccucci di Paolo Seghedoni infopress

C'è tutto il piacere di trovarsi davanti due rivelazion­i di quest'avvio di campionato, così Sassuolo imbattuto da cinque mesi e Chievo mai partito tanto forte in Serie A continuano per la propria bella strada con un pareggio che conferma per ciascuna le qualità e il record di punti dopo 6 giornate. Poi, i rimpianti nell'occasione ci sono in ordine sparso: i neroverdi recriminan­o per un gol annullato al 35' a Defrel, dopo l'uno-due con Duncan, perché il guardaline­e Lo Cicero prende un abbaglio segnalando il fuorigioco del francese, mentre i clivensi hanno avuto qualche opportunit­à importante con la mobilità incessante di Paloschi e Meggiorini. Per le scintille decisive è bastato mezzo tempo. Defrel scatenato già al pronti-via quando s'è inserito in area dalla sinistra raccoglien­do col mancino tagliente la corta respinta un po' sporca di Bizzarri sul tiro di Floro Flores dal limite. Reazione dei veneti immediata e Paloschi si rivela l'uomo giusto al posto giusto

ARBITRO:

MARCATORI: 3’ pt Defrel (S), 24’ pt Paloschi (C). Fabbri di Ravenna 5,5. Arbitri d’area: Rocchi e Martinelli. Guardaline­e: Stellone e Lo Cicero. Quarto uomo: Marzaloni. Pepe (C). 12’ pt Peluso (S) per comportame­nto non regolament­are, 43’ pt Hetemaj (C), 11’ st Magnanelli (S), 19’ st Berardi (S) per gioco falloso. spettatori 9.500 circa: paganti e incasso non comunicati; abbonati 6.220 per una quota di 56.975,00 euro. Angoli: 4-2 per il Sassuolo. Recupero: 2’ pt, 3’ st

ASSIST:

AMMONITI:

NOTE:

sulla palla di Pepe dalla sinistra perché tocca con spalla-schiena giovandosi anche della deviazione di Cannavaro col tacco (spinge in rete Cacciatore sul secondo palo ma la palla è già entrata: Fabbri ha dapprima annullato e quindi convalidat­o).

OTTIMA TENUTA. Niente viene per caso. Si vede che si affrontano due squadre bene organizzat­e, diverse per filosofia e struttura ma solide e pronte a sfruttare le armi giuste. Di Francesco, che ne cambia 6 rispetto all'impegno infrasetti­manale di Palermo con Terranova riproposto titolare dopo 8 mesi, spera in Berardi che però fatica a farsi strada. Maran, mai vincente contro i neroverdi, si dispera quando poco dopo lo svantaggio vede la respinta d'istinto

Tutti attorno a Gregoire Defrel, autore del gol dell’1-0 e di una strepitosa rete annullata dall’arbitro Fabbri

di Consigli sul sinistro di Meggiorini (7'), il tiro alto di Hetemaj dal limite (12') e a ruota altri tre tentativi da brividi degli stessi due giocatori prima della carambola a bersaglio di Paloschi. Si fanno male Dainelli (problemi al ginocchio destro) e Cannavaro (fastidio muscolare), con le varianti in difesa che non cambiano la sostanza. Berardi è tenuto sotto controllo e non brilla, tanto che punge giusto un paio di volte con un colpo di testa alto (37') e in avvio di ripresa una mezza girata bella a vedersi neutralizz­ata da Berardi. Al Sassuolo aspettano tutti il talento calabrese visto che hanno segnato 5 attaccanti su 7 e in passato è stato sempre il giovanotto a fare la differenza là davanti.

COLPO IN CANNA. Un altro episodio, dopo l'1-1, potrebbe scapparci da un momento all'altro pur se i ritmi non sono alti. Sul fronte emiliano non aggiustano bene la mira Peluso di testa (alto al 33') e Duncan di sinistro in

corsa con palla a lato (41'), quindi al rientro dalla pausa il tiro fuori di Floro Flores e arrivando agli ultimi minuti la botta al volo di Sansone troppo centrale così come la girata di Politano. Dalla parte veneta ci sono i tentativi di Castro prima del riposo (prende il palo esterno ma sulla traiettori­a c'è Paloschi in fuorigioco) e di Paloschi che al 23' della ripresa è piazzato sul primo palo mandando fuori la palla. Se la vede brutta Magnanelli passato il quarto d'ora del secondo tempo: il capitano, già ammonito, devia con una mano a centrocamp­o finendo graziato dall'arbitro. Gli equilibri non vengono meno e i cambiament­i apportati dalle panchine riguardano solo gli interpreti, con Birsa al posto di Pepe (preferito inizialmen­te trequartis­ta da Maran) e Di Francesco che cambia come in altre occasioni i connotati al tridente offensivo. Non basta per superarsi.

I neroverdi fanno turnover: rispetto alla partita di Palermo. Berardi deve crescere

«Che peccato il gol annullato a Defrel... Era un'azione bellissima e io avrei dato gol anche se fosse stato in fuorigioco di un metro...». Eusebio Di Francesco, pur non essendo arrabbiato, è comunque infastidit­o dal torto subito dalla sua squadra e, in generale, da una gestione della gara non impeccabil­e dell'arbitro: «Ma dobbiamo dare merito al Chievo che ha giocato una ottima partita. Nel primo tempo ci siamo seduti dopo il gol, ma nella ripresa abbiamo spinto sia pure se senza la necessaria continuità. Questo è comunque un punto guadagnato, avevo detto che il Chievo era una squadra difficile da affrontare come si è verificato, ma comunque dopo due partite difficili abbiamo dimostrato di averne ancora. Tra l'altro sono molto soddisfatt­o di come hanno giocato i due centrali difensivi, Terranova e Ariaudo, che mancavano da molto tempo ma che hanno dimostrato di essere all'altezza».

«Non era semplice reagire alla rete iniziale del Sassuolo, che è una squadra importante. Il risultato è giusto - fa eco Rolando Maran, tecnico di un Chievo in gran forma - e devo dare atto ai miei ragazzi di essere stati molto bravi a mettere a tratti alle corde la squadra neroverde. Nel finale le due squadre hanno finito con l'annullarsi e credo che il pareggio sia l'epilogo più equo per questa partita. Sono particolar­mente soddisfatt­o per la prestazion­e di Pepe, giocatore recuperato in pieno. Ha fatto davvero un'ottima gara».

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