Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Siviglia, si scalda Llorente

Emery lancerà l’ex bianconero, a riposo con il Rayo

- Di Andrea De Pauli

L'infermeria è ancora affollatis­sima e la squadra ha tutt'altro che risolto i problemi legati agli squilibri tattici e alle ricorrenti amnesie che si ripresenta­no con sconcertan­te puntualità, ma per lo meno è arrivata finalmente la prima vittoria in campionato contro il Rayo Vallecano. Un ottimo punto di partenza per Unai Emery, che così può rifiatare e preparare con un minimo di serenità in più la trasferta Champions del Juventus Stadium, dove il Siviglia, il 14 maggio del 2014, ha vinto la prima delle due Europa League consecutiv­e conquistat­e nell'ultimo biennio.

VOGLIA D'EUROPA. «Siamo determinat­i a far bene in Champions esattament­e come lo eravamo negli anni passati, quando disputavam­o l'Europa League», la dichiarazi­one d'intenti del tecnico basco. «Ce la giochiamo con l'intenzione di goderci l'esperienza e di confermare i migliorame­nti degli ultimi giorni». Due settimane fa, l'esordio con un Borussia Monchengla­dbach in piena crisi ha regalato la serata più entusiasma­nte di questo complicato inizio grazie a un 3-0 senza storia. Favorito anche dalla curiosa circostanz­a dei tre rigori a favore, due dei quali trasformat­i, concessi dal fischietto ceco Pavel Královec. Ora è tempo di conferme, in un contesto decisament­e più complicato. «La Juventus l'anno scorso è arrivata seconda. È uno squadrone. Anche se sta soffrendo un po' in campionato, sono sicuro che in Champions offrirà un gran livello».

IN ATTESA DI LLORENTE. In occasione dell'ultima uscita, Emery non ha potuto contare sui vari Beto, Carriço, Rami, Pareja, Banega e Kakuta. «Contro il Rayo siamo passati dal 2-0 al 2-2. Per fortuna siamo stati bravi a reagire e a creare un buon numero di occasioni, fino al gol della vittoria di Konoplyank­a, un ragazzo di enormi qualità». Decisament­e più semplice, al momento, l'ambientame­nto di Marco Andreolli, che complice la moria di centrali, ha già disputato quattro partite di Liga e una di Champions tutte da applausi. Qualche problema in più, invece, per Ciro Immobile e Fernando Llorente, in questo momento dietro a Gameiro, a segno anche sabato dopo il gol nell'ouverture di Champions, nettamente in vantaggio per il ruolo di unico terminale offensivo nel collaudato 4-2-3-1 dell'allenatore basco. «Fernando è reduce da qualche fastidio muscolare e ho preferito farlo rifiatare, anche se lui si era detto disponibil­e ad entrare in campo in caso di impellente necessità».

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Fernando Llorente, 30 anni

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